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    03/07/2024

L’Avellino non regge il ritmo, il Lanciano ci crede e vince

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Calcio3_lanciano-avellino.jpgMarcatori: 34’ pt Piccolo

LANCIANO –AVELLINO 1-0

LANCIANO (4-3-3): Aridità; Conti, Aquilanti, Amenta, Mammarella; Vastola (15′ st Di Cecco), Bacinovic, Grossi (42′ st Paghera); Piccolo (22′ Gatto), Monachello, Thiam. A disposizione: Petrachi, De Silvestro, Nunzella, Cerri, Agazzi, Pinato. Allenatore: D’Aversa.

AVELLINO (4-3-1-2): Gomis; Pisacane, Ely, Chiosa, Bittante (22′ st Comi); D’Angelo (11′ st Almici), Arini, Zito; Schiavon; Trotta, Castaldo (43′ st Mokulu). A disposizione: Frattali, Fabbro, Sbaffo, Regoli, Konè, Angeli. Allenatore: Rastelli.

Arbitro: Daniele Minelli di Varese (Alassio-Borzomì). Quarto uomo, Vesprini

Ammoniti: 22’ pt Zito, 43’ pt Vastola, 22’ st Trotta, 27’ st Almici, 35’ st Conti, 47’ st Schiavon

Recuperi: 2’ più 5’.

LANCIANO (Chieti) – L’Avellino esce sconfitto dal Giulio Biondi di Lanciano al termine di una gara giocata sotto tono che, comunque, gli riserva ancora, in attesa dei risultati di Bologna e Vicenza, il terzo posto in classifica. Non è stato un bell’Avellino quello visto quest’oggi che, di certo, non ha onorato, per quello che ha fatto vedere in campo, i 1200 tifosi che l’hanno seguito in terra d’Abruzzo fiduciosi in una prestazione da protagonista della propria squadra. Così non è stato. Castaldo e compagni, al di là delle dichiarazioni di fine gara del tecnico Rastelli che si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi, non hanno retto al ritmo impresso alla gara dai padroni di casa che, senza strafare, ma dando sicuramente spazio a tutto il loro bagaglio sul piano della determinazione e della combattività, hanno saputo, grazie ad una difesa accorta e concreta, e, in avanti, alla vivacità agonistica dei vari Piccolo, Bacinovic e del talentuoso Monachello, mettere il sigillo ad una gara che li rilancia in classifica a ridosso della zona play off.

La squadra di Rastelli, per contro, ha vissuto una di quelle domeniche di dignitosa ordinarietà, assolutamente insufficiente a tener banco per far fronte all’unica arma ad appannaggio dei padroni di casa, vale a dire l’aggressività agonistica e la determinazione che, alla lunga, si sono rivelate l’arma vincente per conquistare l’intera posta in palio. In particolare, ci è sembrato venir meno – è questo è stato non secondario nell'economia del gioco dell'Avellino – il settore nevralgico della squadra, vale a dire il centrocampo con i vari D’Angelo, Arini, Schiavon non all’altezza, questa volta, della situazione. Così come pure sulla fascia ha lasciato a desiderare Zito con un girovagare il più delle volte improduttivo. Il tutto sotto la regia di un Rastelli apparso alquanto sornione nelle sue scelte tattiche e non in grado di dare una svolta in itinere alla gara. Naturalmente, lasciano il tempo che trovano le dichiarazioni, per così dire, di routine del dopo partita, quasi una difesa precostituita del suo operare e della prestazione opaca dei suoi.

La cronaca – Bello il colpo d’occhio offerto dei 1200 tifosi irpini che meritano gli applausi del pubblico locale. Presente in tribuna il ct dell'Under 21 Gigi Di Biagio. Osservato, prima del fischio d'inizio, un minuto di raccoglimento in memoria di Luca Colosimo, l’arbitro di Lega Pro deceduto in un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale di Torino. Squadre che si danno subito battaglia con l’Avellino che conquista nelle prime battute due calci d’angolo di seguito. Al 4’ pt Lanciano pericoloso in contropiede con Thiam, ma Ely riesce a sbrogliare con elegante sicurezza la matassa. All’8’ pt punizione di Bacinovic dalla distanza, para con sicurezza Gomis. Sono i padroni di casa che in questa fase della partita premono di più costringendo l’Avellino sulla difensiva. Al 14’ è ancora una volta l’ex Thiam a creare qualche problema sulla fascia sinistra dopo aver eluso la guardia di Pisacane. Risponde sul fronte opposto il tandem Trotta-Castaldo, ma la difesa di casa è in grado di arginarne le offensive. Tutto sommato la partita si va sviluppando sui binari di un sostanziale equilibrio. Al 25’ Piccolo, liberatosi sulla fascia sinistra, mette al centro un pallone pericoloso per Thiam, libera Chiosa. Al 29’ pt il pericolo lo crea su punizione Zito, ma Aridità riesce a neutralizzarne la conclusione a rete. Al 31’ nuova incursione sulla fascia sinistra questa volta di Grossi il cui cross è deviato in angolo dalla retroguardia irpina.

Al 34’ pt Lanciano in vantaggio con Piccolo che, dopo un batti e ribatti in area irpina, riesce a far fuori Gomis da una posizione ravvicinata. È il gol che deciderà l’incontro. L’Avellino risente del colpo subito e prova a reagire. Non si fermano invece i padroni di casa che continuano ad attaccare con intensità in cerca del raddoppio per cercare di chiudere la partita. In difficoltà i giocatori in maglia biancoverde.

Al 40’pt angolo per l’Avellino: è Ely che svetta più tutti dal trenino allestito in area frentana da Castaldo e compagni ma la palla è fuori. Al 46’ l’ultima conclusione del primo tempo è del Lanciano con Monachello, uno dei più vivaci tra le file rossonere.

Ripresa – Dopo alcune schermaglie iniziali al 3’ st Avellino pericoloso con Trotta la cui conclusione però è troppo centrale, para Aridità. Al 7’ st bello scambio Zito-Trotta e gran conclusione dell’attaccante irpino di poco alta sulla traversa.

Ingenuità un minuto dopo del portiere Gomis che, dopo aver perso maldestramente la palla che voleva dare in rimessa ad Arini, la tocca con le mani: punizione per il Lanciano,  gran botta di Basinovic, ma il numero 1 irpino respinge con i pugni. All’11’ st esce D’Angelo, entra Almici. Attacca con maggiore continuità la squadra. Al 16’ esce Vastola, entra Di Cecco. Lanciano vicinissimo al gol al 18’ st con Monachello il cui tiro finisce sul palo alla destra di Gomis. Prova a reagire l’Avellino e al 20’ st c’è una conclusione a volo di Schiavon alta sulla traversa. Girandola di sostituzioni al 22’: Comi al posto di Bittante, Gatto al posto di Piccolo. Al 25’ st ancora pericoloso il Lanciano con Monachello la cui conclusione di testa è di poco alta sulla traversa. Non riesce l’Avellino a scrollarsi di dosso la pressione del Lanciano che continua a tenere in mano il pallino del gioco. Ultime sostituzioni: esce Grossi, entra Paghera. Subito dopo fuori Castaldo, dentro Mokulu. Al 44’ st punizione per l’Avellino: sulla palla Zito, e Schiavon, ma il tiro di quest’ultimo è fuori. Poi non succede praticamente più nulla nonostante i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro Minelli di Varese.

 

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