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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Avellino preferisce la continuità

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Politica-Editoriale_aula_gonfalo.jpgAVELLINO – Laura Nargi, espressione di una compagine di liste civiche e già vicesindaco dell’amministrazione uscente, è il nuovo sindaco di Avellino: questo il responso del turno di ballottaggio svoltosi la scorsa domenica e lunedì.

Ebbene, il compiersi della volontà popolare, cui è sempre dovuto massimo rispetto, oltre ad aver  designato per il capoluogo il primo sindaco donna della sua storia, ha certificato un indirizzo preciso: il proseguimento dell’attività e dell’azione amministrativa nel segno della continuità.

Al contempo, però, non può essere sottaciuto un altro dato incontrovertibile: solo il 25% degli aventi diritto al voto ha premiato e dunque legittimato il sindaco eletto. Come cinque anni fa, insomma, il capoluogo si distingue per un primato in negativo. Riflessioni  e considerazioni queste che consegniamo alla dimensione della politica provinciale e cittadina che, senza dubbio, ha necessità di un’autocritica e che, quanto prima, dovrà assumere l’onere di risposte e decisioni convincenti per il futuro.

Probabilmente questa era una storia dal finale già scritto: senza le difficoltà giudiziarie che lo hanno investito, infatti, il sindaco Festa, naturale successore di se stesso, sarebbe stato garantito da un quasi certo secondo mandato sin dal primo turno. Merito, dunque, alla scelta dell’ex  vicesindaco Nargi per esser riuscita, anche se soltanto al secondo turno, ad offrire all’elettorato una proposta programmatica maggiormente attrattiva rispetto a quella del suo competitor, procedendo nel solco del suo predecessore

C’è una frase che in genere i vincitori delle elezioni per lo più amministrative, presi dall’entusiasmo, dall’emozione del momento pronunciano spesso: “sarò il sindaco di tutti”. Ebbene, questa espressione ci è sempre sembrata intrisa di una certa retorica di convenienza ma riteniamo che mai come questa volta il neo sindaco debba veramente essere il sindaco di tutti, sopratutto di quelli che non lo hanno scelto, perché è soprattutto di questa parte di cittadini che dovrà impegnarsi a conquistare la fiducia.

Le urne, infatti, le hanno consegnato una grossa responsabilità oltre che un dato inequivocabile: Avellino ha bisogno di essere governata, attraverso risposte reali, chiare, limpide e oneste, insomma risposte per tutti. Ad ascoltare i propositi d’impegno e le intenzioni dell’immediato dopo voto nonché la proposta programmatica offerta alla città, tutto, nel complesso, appare meritevole d’attenzione e sembra avviarsi nella direzione auspicata, ma, come spesso accade, può,risultare portatore di taluni elementi di non condivisione: dunque sarà proprio su questi elementi che dovrà saper convincere gli scettici.

Gli elettori, in fondo, chiedono che il nuovo primo cittadino assuma la responsabilità delle decisioni con polso fermo, nell’esclusivo interesse della comunità, con la prospettiva di una pacificazione che deve essere possibile: è questa la sfida che attende il sindaco Laura Nargi.

Noi, per parte nostra, nel segno della continuità, guardiamo con rispetto a questa elezione pronti, come da prassi, a registrare, rilevare, mettere in guardia, criticare, pungolare, opporci se necessario ma anche, al contempo, a plaudire ed offrire eventuale sostegno verso provvedimenti, decisioni o posizioni condivise ed apprezzate:buon lavoro al sindaco Nargi.

 

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