AVELLINO – Come ogni anno, la delegazione regionale della Caritas presenterà, nelle cinque province campane, il «Dossier sulle povertà». L’appuntamento è fissato per domani, venerdì 9 marzo, alle ore 10 nella sala «Grasso» di Palazzo Caracciolo. All’incontro parteciperanno il vescovo di Avellino, monsignor Francesco Marino, e il presidente della Provincia, Cosimo Sibilia. Quest’ultimo sottolinea come «questa sia un’occasione importante che ci viene offerta per arricchire le nostre conoscenze sul tema della povertà presente in Campania e nella nostra provincia, in particolare in questo tempo di crisi. È un’opportunità – aggiunge – che la Chiesa locale ci offre per condividere il disagio dei più poveri e l’impegno degli operatori della Caritas e per programmare in sinergia gli interventi da realizzare a favore del sociale, ognuno per il proprio ambito di competenza».
Il «Dossier sulle Povertà» è uno strumento che di anno in anno permette di guardare in modo realistico alle emergenze presenti sul territorio della regione Campania. L’impegno della Caritas in questo senso è principalmente quello di non eludere semplicisticamente la portata di questa realtà. Nella sua realizzazione sono stati impegnati i centri di ascolto presenti in 16 diocesi della Campania. I dati rilevati sono riferiti all’ascolto dell’anno 2010 e completano il quadro delle povertà dell’intero decennio del nostro territorio.
Il dossier, tra l’altro, contiene il racconto di episodi realmente vissuti da persone in difficoltà socio-economica, alle quali la Caritas ha offerto la possibilità di un sostegno e di un supporto dal punto di vista umano, spirituale ed economico. Va sottolineato il lavoro di tutti i direttori delle Caritas diocesane, degli operatori e dei volontari dei centri di ascolto che con il loro contributo hanno reso possibile la realizzazione di questo prezioso lavoro.
All’incontro di domani, inoltre, sono stati invitati i sindaci dei 119 Comuni irpini, i coordinatori istituzionali degli Ambiti sociali-Piani di zona sociali, le autorità civili e militari.