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    03/07/2024

Povertà in aumento, la Caritas chiede aiuto alle istituzioni

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b_300_220_15593462_0___images_stories_dscn1879.jpgAVELLINO – Nel 2011 in Campania è cresciuto in maniera preoccupante il numero delle persone al di sotto della soglia di povertà. Ciò in concomitanza all’aumento del tasso di povertà relativa, che si attesta al 23,2 %, lo 0,2 % in più rispetto alla media del Sud Italia. Non va meglio al Pil, che nella nostra Regione da cinque anni non arresta la sua diminuzione: nel 2011 è sceso dello 0,6%. È quanto emerge dal «Dossier sulle povertà» 2011 della Caritas campana, presentato questa mattina nella sala «Grasso» di Palazzo Caracciolo, ad Avellino.

«Il bisogno di assistenza da parte degli indigenti è sempre più forte – ha spiegato Don Vincenzo Federico, delegato regionale Caritas. Solo nell’ultimo anno sono 25 mila le persone che si sono rivolte ai nostri centri di ascolto. Sempre più quelli che mangiano presso le «mense dei poveri» e che richiedono provviste al banco alimentare».

Ad accogliere gli ospiti, Carlo Mele, direttore della Caritas diocesana di Avellino: «In un momento di profonda crisi economica – ha detto – il nostro lavoro necessita del sostegno sia delle istituzioni sia delle altre associazioni di volontariato attive sul territorio».

Ha portato i saluti istituzionali il presidente della Provincia, Cosimo Sibilia: «Il contributo della Caritas – ha affermato – è di  particolare importanza in questo tempo di crisi. L’impegno dei suoi operatori deve convergere con gli interventi istituzionali in ambito sociale. Ognuno deve mettere in campo le proprie professionalità e competenze, coordinando le operazioni per una maggiore efficacia».

In una sala particolarmente piena, si sono visti diversi esponenti istituzionali e della società civile. Tra gli altri, Rosetta D’Amelio, consigliere regionale, i consiglieri provinciali Amalio Santoro, Pio Gagliardi e Antonio Caputo, il vicepresidente del Consiglio provinciale, Nando Romano, e il vicepresidente della Regione, Giuseppe De Mita. Quest’ultimo ha sottolineato come sia «un obbligo per le istituzioni essere parte attiva nel debellare fenomeni come la povertà». Avvertendo però che «la soluzione non sta tanto nel rimediare al problema specifico, quanto nel saperne cogliere l’importanza». 

L’intervento del vescovo di Avellino, monsignor Francesco Marino, ha chiuso i lavori: «Dietro a tutte le cifre che il dossier ci consegna – ha fatto notare il vescovo – ci sono persone, storie molte volte drammatiche che spesso mi è capitato di ascoltare in prima persona. In molti casi ho avvertito la mia impotenza di fronte alle richieste di queste persone. In questo momento di profonda crisi – ha concluso – è giunto il momento di percorrere un cammino che sia fecondo per tutti».

 

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