www.giornalelirpinia.it

    03/07/2024

Chiude l'ospedale di Bisaccia, ricorso al Tar contro il decreto di Caldoro

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_ospedale_di_bisaccia1.jpgBISACCIA – L’ospedale di Bisaccia chiude i battenti. Quella che fino a ieri era considerata ancora soltanto un’ipotesi, per quanto realistica, ed un rischio da scongiurare, adesso si è trasformata in una decisione ufficiale. La giunta regionale della Campania, guidata da Stefano Caldoro, ha infatti approvato nella giornata di ieri il decreto. Il destino della struttura appariva comunque già segnato, nonostante le vibrate proteste della popolazione e dei sindaci dell’Alta Irpinia.  Il Piano ospedaliero regionale prevedeva una diversa destinazione del “Di Guglielmo”, ridotto al rango di struttura polifunzionale per la salute, insomma un centro di servizi accessori.

Si tratta sicuramente di un duro colpo per la rete sanitaria della nostra provincia, sulla quale peraltro pendono misure di riduzione dei posti letto e il declassamento di altre strutture. Un inatteso intervento in controtendenza, invece, ha interessato, nella stessa seduta di giunta regionale, l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi (per il quale il Piano ospedaliero prevedeva la chiusura del pronto soccorso e di alcuni reparti). Per il “Criscuoli” è stato stabilito l’aumento di posti letto in reparti di primo livello.

Provvedimenti messi in cantiere, ormai da tempo, per fronteggiare lo spaventoso deficit che negli anni è stato creato dalla cattiva gestione della sanità in Campania. Un buco stimato in circa un miliardo di euro determinato da una programmazione politico-amministrativa del settore quantomeno non attenta e una gestione allegra soprattutto di alcune Asl ed aziende ospedaliere napoletane. A rendere ancora più pesante il bilancio diversi episodi di truffe e scandali venuti agli onori delle cronache. Un mare di denaro pubblico sprecato, mentre tante strutture non erano (e non sono) in grado nemmeno di garantire un’adeguata assistenza di base e per gli interventi più complicati si rendevano necessari i cosiddetti “viaggi della speranza”.

L’Irpinia si trova, quindi, costretta a pagare un prezzo salatissimo per colpe non sue, essendo sempre state le strutture ospedaliere avellinesi, almeno sotto il profilo dei conti, virtuose. 

Con la chiusura del nosocomio altirpino torna di stringente attualità la questione della sistematica penalizzazione delle zone interne e la perdita di rappresentatività delle stesse nei consessi decisionali.

Ma il sindaco di Bisaccia, Salvatore Frullone, ha già anticipato di non essere intenzionato alla resa. L’amministrazione comunale nei prossimi giorni presenterà un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale), avverso alla decisione assunta dalla giunta di Palazzo Santa Lucia. 

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com