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    03/07/2024

Guidato nuovo prefetto di Avellino

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b_300_220_15593462_0___images_stories_guidato.jpgAVELLINO – Una serie di avvicendamenti ai vertici delle maggiori istituzioni della nostra provincia. Annunciati cambi in prefettura, alla Guardia di finanza, e, forse, in Procura.

Il nuovo prefetto di Avellino dal prossimo 2 aprile sarà Umberto Guidato che prende il posto di Ennio Blasco il quale, dalla stessa data, sarà prefetto di Benevento.

Comandante provinciale della Guardia di finanza sarà il colonnello Costantino Catalano che subentrerà a Mario Imparato. L’attuale comandante è stato destinato ad un prestigioso incarico presso il comando interregionale per l’Italia meridionale delle Fiamme gialle: dirigerà l’ufficio personale e affari generali.

Il prefetto Blasco, catanzarese, 62 anni, è alla guida dell’ufficio territoriale del governo di Avellino dal gennaio 2008; in precedenza aveva ricoperto numerosi prestigiosi incarichi alla prefettura di Napoli, fino alla nomina a  prefetto, avvenuta nel 2006, e all’assegnazione alla sede  di Isernia.

Il prefetto Guidato, leccese, 59 anni, è stato dapprima alla prefettura di Piacenza, dove ha assolto importanti funzioni, poi a quella di Lecce. Qui è stato capo di gabinetto e vicario. Nominato  prefetto,  nel 2010 fu trasferito a Caltanissetta. Dalla Sicilia ora raggiungerà la nostra provincia.

Lo scambio di consegne alla Guardia di finanza ci sarà nella prossima estate. Il colonnello Imparato lascerà dopo un quinquennio di intenso lavoro il comando provinciale di via Capozzi. Il subentrante, Catalano, è originario di Benevento; ha 53 anni e, ad oggi, è capo di Stato maggiore presso il comando tutela finanza pubblica della Guardia di finanza di Roma.

Anche alla Procura della Repubblica di Avellino ci potrà essere una sostituzione. Non per un trasferimento, ma perché il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dall’attuale Procuratore Capo, Angelo Di Popolo, contro la decisione del Tar che aveva sancito l’illegittimità della sua nomina. Quindi, ora la palla torna al Consiglio superiore della magistratura che dovrà compiere una nuova valutazione, alla luce di quanto stabilito dalla magistratura amministrativa, delle candidature dei tre aspiranti all’autorevole incarico: Rosario Cantelmo, Angelo Di Popolo e Antonio Guerriero.

Nel frattempo, fino a quando il Csm non avrà deciso, Di Popolo potrà conservare l’incarico. Peraltro, ai giudici dell’organo di autogoverno della magistratura non è preclusa la possibilità di riconfermare la scelta a suo tempo operata.

 

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