AVELLINO – Sul fallimento dell’Eavbus e sulle conseguenze che un tale evento comporterà – oltreché naturalmente per i lavoratori dipendenti – per il servizio trasporti in Campania, ospitiamo un intervento di Pietro Mitrione, responsabile dell’associazione in loco-motivi, che fa il punto della situazione per quanto riguarda soprattutto il territorio irpino.
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L’arrivo di un commissario ad acta per rimettere in sesto il gruppo Eav non è servito a nulla: la Eavbus è stata dichiarata fallita su istanza di un privato per la somma di 600.000 euro. Tutto questo è avvenuto nell’inerzia della dirigenza della società che ha asserito di non aver ricevuto alcuna notifica! Un fuggire dalla responsabilità e dalla vergogna per quanto accaduto. Si sta cancellando un enorme patrimonio fondamentale per la mobilità dei cittadini campani.
Anche per il nostro territorio irpino si impone con urgenza una rimodulazione dei servizi offerti dall’Eavbus. Non è più possibile rinviare un problema che riguarda la qualità della vita di migliaia di cittadini che vivono nella zona del Baianese e dell’hinterland avellinese. Da subito il presidente della Provincia di Avellino convochi le amministrazioni locali interessate, i sindacati e le associazioni per definire le modalità per un diverso affidamento delle concessioni oggi affidate all’Eavbus. A questo punto l’assessore ai trasporti della Regione Campania Sergio Vetrella dovrebbe prendere atto di quello che è successo e trarne le debite conseguenze. A forza di parlare e guardare al passato è rimasto vittima delle sue scelte.
Per quanto riguarda noi avellinesi lo ricorderemo sempre per essere stato il responsabile unico della chiusura della ferrovia Avellino-Rocchetta, della cancellazione dei collegamenti su ferro con Napoli, della chiusura del traffico pendolare nella stazione di Ariano Irpino, della chiusura della stazione di Avellino e per averci chiamato… “ bimbi scemi o 4 stupidi idealisti”!
