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    03/07/2024

Isochimica, un dossier sulla presenza di amianto

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Attualita_iso.jpgAVELLINO – «Clamorosi sviluppi e prove inoppugnabili della presenza di amianto nel sito dell’ex Isochimica. Prove documentali di quanto già è stato inoppugnabilmente dimostrato». Lo annunciano gli ex lavoratori della fabbrica di Elio Graziano, che hanno ricevuto un’accurata relazione del Centro campano tecnologie e ambiente (Ccta). Dal censimento e dalla mappatura dei materiali contenti amianto realizzati dal Centro nel 2007, su richiesta della ditta Eurokomet di Mercogliano, alla quale il curatore fallimentare aveva affidato i lavori di bonifica, mai portati a termine, emerge che «nell’area dell’ex Isochimica sino all’aprile del 2007 erano presenti consistenti quantità di sostanze tossiche». Dopo circa 30 anni dalla chiusura dello stabilimento, dove si scoibentavano carrozze ferroviarie, la zona è da considerarsi ancora contaminata.

È stato il responsabile di Eurokomet, Biagio De Lisa, a consegnare agli ex operari la documentazione che certifica l’avvio delle indagini per la ricerca e l’individuazione di amianto. Le analisi del Ccta hanno evidenziato come «nelle lastre di eternit usate come coperture e nelle pareti dei tre capannoni industriali, nei residui di lavorazione, nelle guarnizioni dei motori, nei filtri, nelle carote di terreno e nei cubi di cemento contenti amianto (in tutto 489) siano presenti materiali sospetti di contenere amianto. Alcuni dei cubi, inoltre, sono stati lasciati in una fase intermedia della lavorazione, ricoperti soltanto da una campana metallica». Ma a preoccupare maggiormente, come chiariscono le conclusioni della perizia, sono «i residui di lavorazione, e cioè l’amianto friabile, diffusamente presente nell’area dello stabilimento. Ne sono interessati: attrezzature, pavimentazione, cumuli di materiale stoccato, corsetti e impianti idrici, presumibilmente condotte di aspirazione dell’aria e il silos».

La notizia, riportata oggi dal quotidiano «Il Mattino», conferma le denunce sia degli ex lavoratori sia dei residenti di borgo Ferrovia, che avevano spinto, la scorsa settimana, il presidente della Commissione regionale Ecomafie, Antonio Amato, ad effettuare un sopralluogo. Amato aveva sottolineato che «la bonifica dell’Isochimica è una priorità della Regione», assicurando che l’area «sarà immediatamente inserita nel piano regionale di risanamento dell’aree contaminate».

 

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