AVELLINO – Riparte con forza, anche alla luce della triste vicenda di Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno morto sul campo nel corso della partita Pescara-Livorno che si prendeva cura della sorella disabile, il progetto “Dopo di noi”, elaborato già da qualche anno dalla Consulta per i diversamente abili del Comune di Avellino e all’ordine del giorno di una nuova riunione svoltasi questa mattina a Palazzo di Città.
Il progetto è rivolto, proprio come nel caso della sorella di Morosini ora rimasta sola, a tutte quelle persone diversamente abili che hanno bisogno di essere aiutati nel quotidiano e del supporto di tutta una serie di servizi.
Per ottenere questi risultati – ha sottolineato Marinella Pericolo, presidente della Consulta – è fondamentale porre in essere una sinergia tra i vari livelli istituzionali per definire termini e priorità di intervento per i vari casi – tra Avellino e paesi dell’hinterland sono circa una decina – di diversamente abili che non hanno familiari che si possono prendere cura di loro.
In tal senso su questi temi è stato chiesto un confronto tra i responsabili della Consulta comunale e il sindaco di Avellino Galasso, l’assessore alle Politiche sociali Barbaro, il presidente della Provincia Sibilia, l’assessore provinciale alle Politiche di integrazione e di sostegno per la disabilità Ermelinda Mastrominico, il direttore generale dell’Asl Sergio Florio, Maria Luisa Pascarella direttore dell’unità operativa Medicina legale dell’Asl, la consigliera regionale Antonia Ruggiero, il presidente del Rubilli Nargi e le Rsa (residenze sanitarie assistenziali).
