AVELLINO – “Educare alla fede oggi”: questo il tema della relazione introduttiva svolta ieri pomeriggio da Mons. Mariano Crociata (a destra, nella foto), segretario generale della Conferenza episcopale italiana, in occasione della prima giornata di lavori del XXIX convegno ecclesiale organizzato dalla diocesi di Avellino nell’aula magna del Liceo artistico “Paolo Anania De Luca” di via Tuoro. Il convegno, che proseguirà nella giornata di oggi e si concluderà domani, affronterà varie tematiche legate al rapporto tra fede e società, con particolare riguardo all’educazione e alla nuova evangelizzazione in un mondo che cambia.
Crociata ha evidenziato come educare alla fede significhi anche dover tener conto di una società in continua evoluzione, senza mai allontanarsi però dai riferimenti primari che restano quelli della persona, della famiglia, della solidarietà sociale.
Ad introdurre i lavori il vescovo di Avellino, Francesco Marino (nella foto, a sinistra), che ha sottolineato l’importanza della fede ed il ruolo della chiesa in una società che è difficile da governare. Più spiritualità e meno individualismo è la linea indicata dal vicario don Sergio Melillo.
Inviato un telegramma al Santo Padre, Benedetto XVI, in occasione del settimo anniversario di pontificato in cui è stata invocata l’apostolica benedizione per sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli laici.
Tra le altre iniziative che nel convegno ecclesiale sono state oggetto di riflessione vi è la Pastorale giovanile che troverà spazio nella Settimana eucaristica per i giovani dal 14 al 18 maggio e la posa della prima pietra del nuovo complesso parrocchiale di Santa Maria del Carmine in Atripalda, il prossimo 25 aprile, realizzata con il contributo economico della Chiesa cattolica italiana attraverso i fondi dell'otto per mille.
