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    03/07/2024

Pratola Serra, Auriemma (Uilm): basta morti sul lavoro. Le note di FdI, M5S, Si, Ugl

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b_300_220_15593462_0___images_stories_fma_pratola.jpgPRATOLA SERRA – “Non si arrestano le morti sul lavoro. Non è più pensabile che, per lavorare sotto pressione e per la fretta, si esca di casa e non si faccia più ritorno. Bisogna mettere fine a queste morti frutto della pressione esercitata dai datori di lavoro per avere più profitti”.

Così, in una nota, il segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma, commentando l’incidente mortale avvenuto nella notte nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra (Avellino) costato la vita a un lavoratore di una ditta esterna.

Aggiornamento del 22 febbraio 2024, ore 14.12 - «A nome del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia voglio esprimere il mio più sentito cordoglio per la nuova tragedia sul lavoro che questa mattina ha colpito il nostro territorio con il decesso dell’operaio di 52 anni, originario di Acerra, morto tragicamente nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra.

Solo pochi giorni fa, ricordiamolo, il 14 febbraio, l’Irpinia piangeva drammaticamente, a Monteforte Irpino, un magazziniere 35enne di Contrada, caduto da un’altezza di tre metri in uno stabilimento di prodotti farmaceutici.

Una vita spezzata sul luogo di lavoro è sempre una grande sconfitta per tutti noi. Gli operai, gli uomini e le donne, i padri e le madri che perdono la vita, non possono essere freddi numeri. La sicurezza sul lavoro non ha colore politico e tutti dobbiamo fare la nostra parte per garantire che nessun lavoratore debba mai più mettere a rischio la propria vita per guadagnarsi da vivere».

Così Ines Fruncillo, presidente provincia Avellino Fratelli d’Italia.

Aggiornamento del 22 febbraio 2024, ore 15.20 - “La drammatica vicenda di Domenico Fatigati, il manutentore di una ditta esterna che operava alla Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, impone alla politica una riflessione seria e definitiva sul tema della sicurezza sul lavoro. Gli organi competenti dovranno accertare quanto accaduto, ma questa strage di morti sul lavoro deve essere arrestata immediatamente. Eventi tragici come questo si susseguono ormai a ritmo quotidiano e il bollettino dei decessi ha assunto proporzioni inaccettabili. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto a viva voce con un disegno di legge l’istituzione di una procura nazionale del lavoro. Il nostro Paese necessita di un team di magistrati esperti e specializzati nel far fronte, con rapidità ed efficacia, ai reati di chi continua a violare la legge a discapito della sicurezza dei lavoratori. Il ‘no’ del ministro Nordio su questo tema è inconcepibile. È necessaria inoltre una legislazione stringente sui subappalti. Un aiuto può arrivare anche dalla proposta di legge a prima firma del presidente Conte sulla riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di retribuzione. Una rivoluzione già sperimentata in 18 paesi del mondo che determinerebbe di fatto l’aumento del benessere psicofisico dei lavoratori”.

È quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi. “Ci stringiamo alla famiglia dell'operaio deceduto questa mattina - conclude il consigliere - e a quelle delle tante vittime sul lavoro che ogni anno funestano i cantieri italiani”.

Aggiornamento del 22 febbraio 2024, ore 15.23 La morte di un operaio, Domenico Fatigati, presso lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra, dove lavorava per conto di una ditta esterna, non è una tragica  fatalità. Come purtroppo non lo è stata quella di Firenze, e non lo sono tante altre morti sul lavoro di cui quotidianamente prendiamo atto. Ancora una volta, come giustamente denunciato dalla Fiom-Cgil, siamo di fronte alla filiera del subappalto, alla logica della riduzione dei costi e della ricerca dei profitto, che produce minore sicurezza, più sfruttamento, abbassamento delle tutele e delle condizioni generali di lavoro. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia di questo lavoratore, e continuiamo a chiedere una radicale inversione di rotta su questi temi.

Il codice degli appalti voluto dalla destra ha reso ancora più pericoloso e precario il lavoro per tanti lavoratori e tante lavoratrici. Quello che occorre lo affermiamo  da tempo. Servono più ispettori, più controlli, ritmi di lavoro sostenibili e contratti stabili.  Serve formazione alla sicurezza. È necessario che i lavoratori in appalto abbiano stessi diritti, paga e tutele. Ed è essenziale che la ditta appaltatrice sia pienamente responsabile di ogni lavoratore in cantiere.

Nei prossimi giorni come Alleanza Verdi Sinistra presenteremo una proposta di legge per l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro. È giunto il tempo di dire basta, di dire "tolleranza zero" alla insicurezza sul lavoro, a nuovi lutti, a nuove ingiustizie.

Così Roberto Montefusco, coordinatore provinciale Sinistra Italiana Avellino, e Franco Mari, deputato Alleanza Verdi Sinistra.

Aggiornamento del 22 febbraio 2024, ore 16.08 - "Sono profondamente addolorato e sgomento di fronte alla notizia della morte sul lavoro di un operaio nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Conosco perfettamente l'impianto e anche la sua realtà e voglio esprimere il mio più sentito cordoglio alla famiglia dell'uomo che ha tragicamente perso la vita. Non possiamo però non aprire una seria e articolata riflessione sul mondo del lavoro in Italia e sulla piaga delle cosiddette morti bianche. A ogni tragedia, e ce ne sono ogni giorno, ripetiamo tutti insieme 'mai più', ma poi niente cambia. La verità è che va portata avanti una profonda riforma del lavoro, degli appalti e dei subappalti, anche nel settore privato. L'operaio morto oggi ad Avellino non era un dipendente di Stellantis, ma di una ditta esterna. Io credo che vadano radicalmente riviste le regole, che un'azienda debba dimostrare di non avere il know-how interno per svolgere il lavoro che sta appaltando o subappaltando. E allo stesso tempo, l'azienda che riceve l'incarico deve essere in grado di provare di avere quello stesso know-how e di poter garantire la sicurezza necessaria. In entrambi i casi, il punto fondamentale è che va garantito che l'assegnazione di un incarico non sia legata alla volontà di spendere meno, ma solo ed esclusivamente a una situazione di necessità. Il vero problema, infatti, non è solo il 'quanto', come ad esempio nei casi di subappalti a cascata. Il vero problema è il 'perché'. Perché un'azienda come Stellantis decide di affidare un incarico a un'azienda esterna? Solo perché vuole risparmiare? Dobbiamo assolutamente dire basta a quelle aziende che puntano solo ad abbassare il costo del lavoro, perché si tratta di mere cartiere del lavoro".

Lo scrive in una nota il deputato irpino Michele Gubitosa, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.

Aggiornamento del 22 febbraio 2024, ore 16.47 - Il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera, appresa la notizia della morte dell’uomo di 52 anni, un tecnico manutentore che ha perso la vita nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra mentre stava lavorando nel reparto basamento motori: “Un’altra vita perduta, un altro dolore per un’intera famiglia che si doveva evitare. Rivolgo prima di tutto il mio pensiero alla vittima e ai suoi cari esprimo il cordoglio e la vicinanza a nome mio e di tutta la segreteria nazionale dell’Ugl metalmeccanici. Voglio rilanciare l’appello affinché si trovino risposte concrete e si mettano in atto tutte le misure per far cessare questa strage che continua a colpire la Campania con due vittime in 7 giorni, così come tutto il Paese – aggiunge Spera –: nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio scorso, si era registrato un altro mortale incidente sul lavoro con un magazziniere di 35 anni, Isidoro Di Lorenzo, che perde la vita in un deposito di Monteforte Irpino. Oggi, nello stabilimento irpino, con quasi 1.600 dipendenti, dopo un lungo periodo di cassa integrazione, Domenico Fatigati, questo il nome della vittima, originario di Acerra, intento a svolgere la sua mansione per una ditta esterna, sarebbe rimasto incastrato nel macchinario durante un intervento di manutenzione. Il governo ha convocato a palazzo Chigi per lunedì 26 febbraio, l’Ugl unitamente a altre sigle sindacali e datoriali per un incontro sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Come Ugl Metalmeccanici – conclude Spera – ci rifaremo ancora una volta al richiamo su questo tema del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rinnovando la richiesta di un impiego maggiore di risorse per aggiornare le misure a tutela dei lavoratori, la formazione, i controlli, e per far nascere una rinnovata cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Forti sostenitori UglM che il cordoglio e la solidarietà non bastano, la strage deve finire, la dignità di una persona passa dal lavoro, ma non c’è nessuna dignità nel mettere in pericolo la propria vita lavorando”.

Aggiornamento del 23 febbraio 2024, ore 16.29 - "Un'altra morte evitabile, un'altra morte inspiegabile: in questo momento di profondo dolore esprimiamo il più sentito cordoglio e tutta la nostra vicinanza alla famiglia di Domenico Fatigati, l'operaio morto nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra".

Lo affermano in una nota congiunta Filiberto Parente, presidente regionale Acli Campania, e Alfredo Cucciniello, presidente provinciale Acli Avellino. "Riteniamo doveroso giocare la partita sul campo della prevenzione, con l'ausilio di una task force dell'Ufficio provinciale del lavoro che tuteli la dignità delle persone sui luoghi di lavoro. Piangere oggi e poi dimenticare non serve: facciamo nostro il monito del presidente Mattarella. Un pensiero particolare va alla moglie e ai figli orfani di un uomo perbene, lavoratore onesto e persona squisita, vittime di una tragedia immane" il pensiero del presidente regionale Filiberto Parente. "Il lavoro serve a vivere, non si può morire di lavoro: bisogna investire in formazione e sicurezza, incentivare controlli negli appalti e subappalti. Le Acli sono vicine alla famiglia e ai colleghi in questo momento di grande dolore" afferma il presidente provinciale di Avellino, Alfredo Cucciniello.

 

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