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    03/07/2024

Avvocati, Benigni verso la presidenza

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b_300_220_15593462_0___images_stories_avvocati.jpgAVELLINO – Si sono concluse con il ballottaggio del 20 febbraio scorso le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Avellino. L’esito è stato favorevole alla lista capeggiata dall’avvocato Fabio Benigni, che, sia pure di stretta misura, ha ottenuto la maggioranza in seno al Consiglio. Ma mai come in questa tornata lo scontro è stato aspro, coinvolgendo l’intera categoria forense.

Le due liste che si sono presentate sono l’espressione dei due diversi fronti che nel corso dell’ultimo biennio si erano creati nell’ambito dell’organo consiliare. Non è un caso, infatti, che esse siano guidate proprio dai vertici del Consiglio: Presidente (Edoardo Volino), da una parte, e Vice Presidente (Fabio Benigni) dall’altra. Ma, al di là delle candidature di liste, alle elezioni hanno anche partecipato candidati autonomi, in numero sensibilmente superiore rispetto a quelli fatti registrare nelle precedenti tornate. Non sono mancati nemmeno i colpi di scena, come, ad esempio, la rinuncia alla candidatura da parte di alcuni candidati a distanza di pochi giorni dal primo turno.

Altri candidati, invece, hanno dichiarato di rinunciare alla competizione prima del ballottaggio e hanno preferito dirottare i consensi ricevuti su altri colleghi di lista. Ad urne aperte sono risultati eletti Fabio Benigni, Edoardo Volino, Pantaleone Fimiani, Giovananngelo De Giovanni, Roberto Fabiano, Maria Cerrato, Carmine Freda, Nello Pizza, Francesco Saverio Iandoli, Giulio Sandulli, Vincenzo Lieto, Roberto Fabiano, Antonello Lenzi, Biancamaria D’Agostino ed Anna Argenio.

Ma la vivacità della campagna elettorale non deve distogliere l’attenzione dai problemi complessi ed annosi che le liste ed i candidati hanno sollevato, proponendo soluzioni in molti casi similari. Prima fra tutte, ancora una volta l’attenzione è stata puntata sulla annosa questione dell’edilizia giudiziaria. Da anni sono note le gravi carenze del Palazzo di Giustizia di Avellino, che appare ormai inadatto a soddisfare le esigenze degli operatori e degli utenti del sistema giustizia.

Il problema potrebbe trasformarsi addirittura in una vera e propria emergenza tra pochi mesi, allorquando, come sembra assai probabile, saranno soppressi gli uffici giudiziari di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi. Viste le condizioni in cui versa attualmente il Tribunale di Avellino, insomma, il rischio di una paralisi (o, quantomeno, di una brusca dilatazione dei tempi dei processi) è concreto. Di fronte a questa prospettiva gli avvocati di Avellino si sono già mossi in tempi non sospetti, sottoponendo a tutte le autorità competenti (a partire dal Ministero della Giustizia e dal Comune di Avellino) una serie di soluzioni, che – di volta in volta – prevedevano l’utilizzo di edifici già esistenti o aree edificabili dismesse.

Altri importanti nodi da sciogliere sono quelli riguardanti la formazione permanente e quella dei praticanti, che, alla luce delle recenti modifiche legislative, sta acquistando un’importanza crescente. Il nuovo Consiglio, inoltre, sarà chiamato a dare definitivo impulso all’Organismo di Conciliazione costituito da pochi mesi presso l’Ordine Forense di Avellino, anche in prospettiva della istituzione degli organismi di composizione delle crisi da sovra indebitamento che nei prossimi mesi saranno chiamati ad applicare una delle prime riforme del governo Monti in materia di giustizia.

 

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