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    03/07/2024

Il Giro in arrivo sul Laceno, in migliaia ad attenderlo

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b_300_220_15593462_0___images_stories_adriano_malori.jpgBAGNOLI IRPINO – L’Irpinia cambia colore. Da verde diventa rosa. Ma soltanto per un giorno: domenica  13 maggio. Il giorno dell’arrivo sull’altopiano Laceno dell’ottava tappa del Giro d’Italia. Un “tappone” lungo ben 229 km che porterà i ciclisti da Sulmona fino alle pendici del Cervialto, in territorio di Bagnoli Irpino. Soltanto un’altra tappa in questa edizione del giro  avrà un percorso più lungo. È l’Assisi- Montecatini di 255 km. Ma, a differenza della Sulmona-Laceno, considerata di “media montagna”, l’etichetta per l’Assisi-Montecatini è “pianeggiante”.

È la terza volta nella storia del Giro d’Italia che il Laceno è mèta della carovana rosa.  La prima volta fu nel 1976, quando il giro fu vinto da Felice Gimondi. La frazione del Laceno fu appannaggio del corridore belga Roger De Vlaeminck. Trascorsero più di 20 anni e i pianori della nostra affascinante stazione sciistica furono di nuovo prescelti dagli organizzatori della corsa più prestigiosa del mondo. Era l’anno 1998; l’anno di Pantani perché fu proprio lui a vincere l’81esima edizione della corsa rosa. La tappa del Laceno se l’aggiudicò lo svizzero Alex Zulle, il quale spadroneggiò per buona parte del Giro. Ma alla fine dovette cedere di fronte allo strapotere in montagna del “pirata”.

Ritornando alla tappa di domenica, vogliamo rimarcare che dagli esperti è considerata una tappa dura, perché, al di là della lunghezza, è caratterizzata da un percorso pieno di saliscendi. I ciclisti dopo pochi chilometri dalla partenza da Sulmona, dovranno affrontare le salite che portano al piano delle Cinque miglia a 1.284 metri d’altezza e a Roccaraso (1.249 metri d’altezza). Scenderanno poi fino a quota 500 metri slm per superare il passo del Vinchiaturo, in provincia di Campobasso. Da qui la carovana calerà fino a Benevento; da San Giorgio del Sannio si riprenderà la salita: Pietradefusi, Montemiletto, Chiusano, Castelvetere, Montemarano, a quota 836 m. Una  breve discesa fino a Ponteromito per ricominciare la scalata. Il premio della montagna è a Colle Molella, a 1.087 metri d’altezza. Poi il rush finale verso il Lago Laceno a quota 1.058 metri.

Il tracciato di questa frazione del Giro attraversa 5 province (L’Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento e Avellino) appartenenti a tre regioni: Abruzzo, Molise e Campania. Il giorno dopo la corsa partirà da San Giorgio del Sannio per dirigersi verso Frosinone. Il Laceno, dunque, rappresenta il punto più a sud toccato dal Giro d’Italia in questa edizione. Sull’altopiano è prevista la folla delle grandi occasioni; si annunciano almeno 20 mila spettatori. La giornata festiva, infatti, favorirà lo spostamento di migliaia di appassionati delle due ruote, provenienti anche dalle province vicine. In tutt’Italia e negli altri Paesi collegati, poi, milioni di telespettatori potranno ammirare sul piccolo schermo le immagini dei nostri suggestivi borghi, dei maestosi boschi, dei lussureggianti pianori che si susseguono lungo il percorso. Dopo la tappa di Montevergine dell’anno scorso, quindi, l’Irpinia ha un’altra preziosa occasione per mettere in vetrina le gemme del suo territorio. (nella foto, la nuova maglia rosa Adriano Malori della Lampre ISD).

 

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