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    03/07/2024

Giro d’Italia, il lucano Pozzovivo vince la tappa del Laceno

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Attualita_pozzovivo_a.jpgLACENO – Un uomo del Sud vince la tappa più a Sud del Giro d’Italia, la Sulmona-Lago Laceno. È Domenico Pozzovivo, 30 anni, lucano di Montalbano Ionico, vincitore per la prima volta di una frazione al giro. Il “dottore” (è laureato in economia) ha lasciato il gruppo con uno scatto bruciante quando mancavano 7 km all’arrivo. Si è aggiudicato dapprima il Gran premio della montagna di Colle Molella, posto a quota 1.087 metri d’altitudine, distante appena 4  km dal traguardo; poi, resistendo con tenacia all’attacco dello spagnolo Intxausti , ha tagliato lo striscione di fine tappa a braccia alzate, tra gli applausi delle migliaia di persone che facevano siepe ai lati della strada.

Tantissimi i tifosi dello scalatore, giunti sull’altopiano dalla non lontana terra di Basilicata. Ventitré  i secondi  di distacco che Pozzovivo ha inflitto a Intxausti  e 27 quelli dati a Rodriguez, vincitore della volata del gruppo. La maglia rosa è rimasta sulle spalle del canadese Ryder Hesjedal, il quale pur soffrendo nella salita finale, è riuscito a rimanere nel gruppo. Grazie, tuttavia,  agli abbuoni di cui hanno beneficiato  i  tre corridori saliti oggi sul podio, la classifica per Hesjedal si è fatta molto corta. Nello spazio di un minuto a rincorrerlo ci sono ben 12 ciclisti, tra i quali Rodriguez ad appena 9 secondi, Intxausti a 35’’e  lo stesso  Pozzovivo a 55’’.

La frazione odierna, particolarmente lunga (229 km) e ricca di saliscendi, è iniziata alle 11.00 di questa mattina, ora in cui la carovana ha lasciato Sulmona, la città dei confetti, patria del grande poeta latino Ovidio. È terminata dopo le 17.00 nel paese del tartufo nero. Ha attraversato 5 province: L’Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento e Avellino;  un territorio dai mille colori, resi ancora più sfavillanti dalla giornata illuminata da uno splendido sole primaverile. Maestosi borghi antichi, chiese, castelli, campi di grano, vigneti, castagneti, boschi,  alcune delle immagini che le  telecamere Rai hanno mandato nelle case  dei telespettatori, molti dei quali sono rimasti colpiti – come si legge in alcuni network – dall’incantevole panorama dell’altopiano Laceno, con il suo incontaminato laghetto carsico. Lungo il percorso una folla strabocchevole, giunta da ogni dove. Anche un gruppo di suore, una quindicina, non ha saputo rinunciare al fascino della carovana rosa;  erano fuori dal convento ad applaudire i corridori. A Montemiletto gli operai dell’Irisbus - la fabbrica di autobus di Valle Ufita che ha chiuso i battenti -  ha manifestato pacificamente senza creare alcun intralcio alla corsa. “Non molleremo”, era scritto sullo striscione issato  per richiamare l’attenzione della pubblica opinione sul dramma che stanno vivendola: la perdita del posto di lavoro. Domani la carovana partirà da San Giorgio del Sannio per raggiungere Frosinone.

165 chilometri, una tappa pianeggiante per smaltire le fatiche di oggi.

 

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