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    03/07/2024

Minori a rischio, al D’Agostino il primo premio del concorso dei Lions

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Attualita_screenhunter_86_may._15_18.53.jpgAVELLINO – Si terrà domani 16 maggio, a partire dalle ore 9.30, presso la biblioteca dell’Istituto tecnico per geometri «Oscar D’Agostino» di Avellino, la premiazione del concorso «Minori a rischio». Alla manifestazione, promossa dai Lions Clubs Avellino Host, Avellino Principato Ultra, Ariano Irpino e Morra De Sanctis, prenderanno parte gli studenti degli istituti medi superiori della città capoluogo e della provincia che hanno aderito al progetto.

Tra i tanti lavori pervenuti, la giuria ne ha selezionati tre giudicandoli i migliori. Al primo posto si è classificato proprio l’Istituto tecnico «Oscar D’Agostino» di Avellino, i cui studenti  hanno realizzato un interessante e ben diretto cortometraggio sul fenomeno, sempre più diffuso tra gli adolescenti, delle dipendenze virtuali. Il secondo premio, invece, andrà ex aequo agli studenti del liceo «Virgilio» e all’Itis «Guido Dorso» di Avellino.

Il fenomeno della dipendenza virtuale, come giustamente sottolineato dall’opera degli studenti del Geometra, è di stringente attualità e sempre più al centro del dibattito pubblico per le conseguenze negative sulla vita delle nuove generazioni. Noti studiosi, psicologi di fama internazionale ed eminenti sociologi, hanno paragonato la dipendenza virtuale a quelle da sostanze stupefacenti. Infatti, accanto alle classiche dipendenze da droghe, negli ultimi anni sono proliferate nuove forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica. L’oggetto della dipendenza è in questo caso un comportamento o un’attività lecita e socialmente accettata. Tra queste, oltre al gioco d’azzardo patologico, la dipendenza da Internet e dai giochi virtuali è una delle più preoccupanti e interessa in modo particolare i giovani.

Conosciuta nella letteratura psichiatrica con il nome di Internet Addiction Disorder, secondo la psicologa Kimberly Young, considerata la pioniera in campo scientifico nello studio di questa dipendenza, «è un disturbo nel controllo degli impulsi che non implica l’assunzione di una sostanza. L'Internet Addiction Disorder – aggiunge la Young – comporta cambiamenti drastici nello stile di vita della persona». Cambiamenti che possono riguardare la diminuzione dell’attività fisica; il disinteresse per la propria salute; il sottrarsi da attività importanti di vita reale per avere più tempo nella realtà virtuale; la privazione di sonno o il cambiamento delle abitudini di sonno per passare più tempo al computer o alla consolle; la diminuzione della socializzazione; il trascurare la famiglia e gli amici; il rifiuto di trascorrere tanto tempo lontano dalla macchina virtuale; e infine, per i giovani  l’abbandono delle attività didattiche e di istruzione e per i più grandi arrivare a trascurare il lavoro e i doveri personali.

Quindi una vera e propria patologia: la nuova dipendenza del secolo.

 

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