Grande partecipazione alla Festa dell’Arma. Adinolfi: Avellino tra le città più sicure d’Italia

AVELLINO – Centonovantotto anni di vita. Ma non li dimostra. Attiva, dinamica, efficiente, sempre presente in ogni circostanza, l’Arma dei carabinieri ha celebrato l’anniversario della sua istituzione. Alla manifestazione c’erano autorità civili, religiose e militari, rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma, semplici cittadini. Il comandante provinciale, Col. Giovanni Adinolfi, nel discorso commemorativo, ha espresso i suoi sentimenti di gratitudine agli astanti perché la presenza di tante personalità, ha detto, “oltre a conferire solennità e prestigio alla cerimonia, è la testimonianza concreta della considerazione, della fiducia e dell’affetto verso la Benemerita”. Il comandante, poi, ha avuto espressioni di profondo dolore per le vittime del terremoto in Emilia Romagna e un pensiero sentito e commosso per i Caduti dell’Arma e delle altre Forze di Polizia, per le medaglie d’oro e per i caduti di ogni tempo, che in pace e in guerra hanno segnato il cammino quasi bicentenario dell’Arma. “Un abbraccio affettuoso – ha aggiunto – alle vedove ed ai loro cari qui presenti, silenziosi testimoni del ricordo e della gratitudine che nutriamo nei confronti di questi uomini valorosi.”

Dopo aver sottolineato il particolare momento attraversato dal nostro Paese per la grave crisi economica che genera perdite di posti di lavoro e ansia sociale, ha tracciato un bilancio consuntivo dell’attività svolta dall’Arma. I dati statistici – ha affermato Adinolfi – ci dicono che Avellino è tra le città più sicure d’Italia . “Ciò è segno che c’è un tessuto sociale nel complesso sano e significa altresì che vi è un aumento dei controlli che ha sortito l’effetto voluto”. L’andamento della criminalità in base alle statistiche. Il numero di reati si mantiene stabile rispetto a un anno fa, eccezion fatta per un lieve aumento dei furti in abitazione. Su questo fenomeno l’Arma ha appuntato la sua attenzione, mettendo in essere una serie di iniziative per combatterlo. La fiducia dei cittadini nei carabinieri – ha affermato il comandante Adinolfi – è testimoniata dal crescente numero di reati dei quali l’Arma si è occupata in provincia. Il 93% a fronte dell’89% dell’anno scorso.

Quasi 35mila le chiamate al 112. Più di 400 le persone tratte in arresto e quasi 3.900 quelle denunciate in stato di libertà. Ha sottolineato, poi, l’intensa azione per combattere lo spaccio di sostanza stupefacenti. Arrestati 51 spacciatori, denunciate 110 persone e segnalate alla prefettura ben 181 individui per uso personale di droghe. Il comandante provinciale ha, quindi, riferito sull’incessante attività a tutela dei lavoratori posta in essere, congiuntamente alla Direzione provinciale del Lavoro, con ispezioni sui luoghi di lavoro per la prevenzione degli infortuni, la repressione del lavoro nero ed il recupero dei contributi previdenziali.

Su 187 cantieri controllati ne sono stati sequestrati 46, con 168 violazioni accertate e 132 persone denunciate (115 sanzioni pecuniarie per un importo complessivo di euro 332.822 ). Rispetto all’anno precedente è stato incrementato del 71 % il numero delle persone controllate, passando dalle 28.276 alle 48.516 dell’ultimo anno. Di rilievo le indagini in materia di estorsione e usura. Su 43 casi di estorsione denunciati, per 35 si è giunti all’identificazione dei responsabili. Per l’usura, tutti i casi denunciati sono stati smascherati.

Il comandante Adinolfi ha rimarcato la sinergia con le altre forze di Polizia per rendere più sicura la città e l’intera provincia. Ha posto l’accento sull’attività svolta, sotto la direzione della Dia, per combattere il fenomeno della criminalità organizzata; si è intrattenuto sui risultati conseguiti dai reparti speciali operanti nella provincia e, in particolare, dal Nucleo operativo ecologico, dal Nucleo antisofisticazioni e sanità, dal Nucleo antifrodi comunitarie e dal Nucleo ispettorato del lavoro. Egli, poi, ha rivolto un appello alle famiglie, alla scuola, alla Chiesa e alle istituzioni sociali per rivitalizzare i processi di formazione e di educazione dei giovani, per fornire loro gli strumenti culturali necessari alla conoscenza e all’apprezzamento del valore delle norme, quali essenziali strumenti regolatori dei comportamenti umani, sia nella vita individuale che in quella collettiva.

Il Col. Adinolfi, dopo aver ringraziato tutti i suoi collaboratori per l’azione quotidianamente svolta, a partire dal Ten. Col. Morganti che dirige il reparto operativo, ha dichiarato: “Stiamo rafforzando i dispositivi sul territorio ed incrementando il numero dei servizi esterni delle pattuglie, i posti di blocco, i servizi isolati.” L’intero apparato è stato adeguato ad una maggiore aderenza ed efficacia al contesto territoriale in cui l’istituzione opera. Cellula fondamentale della struttura resta la stazione dei carabinieri “che dà alla popolazione il segno tangibile della presenza dello Stato, esercitando anche una funzione sociale". In proposito ha ricordato i riconoscimenti pervenuti all'Arma nel febbraio scorso quando i carabinieri hanno profuso ogni energia per alleviare il disagio causato dalle insolite abbondanti nevicate.

ELENCO DELLE RICOMPENSE CONSEGNATE DURANTE LA FESTA DELL’ARMA

1. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDANTE DELLA LEGIONE CAMPANIA, GENERALE DI DIVISIONE CARMINE ADINOLFI, ALL’APPUNTATO SCELTO TIBERIO MANNI ED AL CARABINIERE SCELTO PIETRO CACCIOPPOLI, ENTRAMBI ADDETTI ALLA STAZIONE CARABINIERI DI ANDRETTA