AVELLINO – Il buio e la luce, scritto da Alberta De Simone e presentato nel pomeriggio presso l' ex carcere borbonico, è un racconto in cui l'autrice – che ha alle spalle una lunga esperienza politica come parlamentare, presidente della Provincia, sindaco di Atripalda – pare quasi creare un nuovo genere letterario mescolando documentazione precisa a esperienze di vita vissuta. È la stessa Alberta, che in questo libro utilizza lo pseudonimo di Alida (dal nome della madre), a raccontare dal proprio punto di vista la storia d'Italia e del Mezzogiorno dai primi anni Cinquanta a oggi passando per la controversa approvazione della legge contro la violenza sessuale, fino al terremoto che colpì l' Irpinia nel novembre dell’Ottanta.
Corredato di numerose foto d'epoca il testo, edito dalla Liguori, come ben detto dalla moderatrice dell'incontro, la giornalista Ivana Picariello, direttore responsabile del Corriere, "è una sorta di viaggio all'interno della persona", un' autobiografia in cui la donna da sempre impegnata in politica cerca di gettare, così come specificato nel sottotitolo, uno sguardo obiettivo sui diritti sociali e civili.
Ad intervenire sul libro della De Simone sono stati l’ex ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, che ne ha curato l'introduzione, Giuliano Minichiello dell’Università di Salerno e Giovanna Borriello.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Avellino Giuseppe Galasso, il senatore Vincenzo De Luca e il consigliere provinciale Franco Di Cecilia.