SAN POTITO ULTRA – Dagli arresti domiciliari è tornato in carcere l’artigiano di Candida condannato dal tribunale di Avellino ad espiare altri 4 anni di reclusione per il reato continuato di atti sessuali con una minorenne commesso dal 2007 all’ottobre 2009 a San Potito Ultra.
L’uomo, che ha 60 anni, fu arrestato nel giugno di due anni fa dai carabinieri di Atripalda al termine di una lunga e meticolosa attività d’indagine partita all’indomani della denuncia presentata dai genitori di una studentessa di 15 anni di San Potito Ultra. In particolare si accertò che la ragazza era rimasta vittima di reiterati abusi sessuali da parte dell’artigiano cui veniva affidata per ragioni di educazione e istruzione.
Tratto in arresto, l’uomo, allora 58enne, fu prima rinchiuso nel carcere di Bellizzi Irpino, successivamente sottoposto alla detenzione domiciliare. Dalla serata di ieri è tornato di nuovo in cella in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino e notificatogli dagli uomini dell’Arma della città del Sabato.