MIRABELLA ECLANO – Chiusa una macelleria a Torrioni, sottoposta a sequestro a Fontanarosa un’area abusiva per lo stoccaggio di rifiuti speciali, sigilli ad un caseificio di Venticano: questo il bilancio di una serie di controlli predisposti dal comando provinciale dei carabinieri e finalizzati al contrasto dei fenomeni delle sofisticazioni alimentari nonché delle violazioni in materia ambientale ed in particolare volti all’impedimento degli sversamenti abusivi, al deposito incontrollato di rifiuti e alla creazione di discariche non autorizzate.
In particolare, sono state effettuate dagli uomini dell’Arma della compagnia di Mirabella Eclano due specifiche ispezioni, una presso un laboratorio di pasticceria di Montefusco, l’altra presso un supermarket-macelleria di Torrioni: elevate sanzioni amministrative per 2.300 euro al titolare del laboratorio, contestate diverse carenze in materia sanitaria a quello del supermarket con conseguente chiusura disposta dagli uffici competenti dell’Asl.
Chiusa anche, in quanto sottoposta a sequestro, un’area di circa 50 mq in territorio del Comune di Fontanarosa per la presenza di rifiuti speciali per un volume pari a circa 10 metri cubi consistenti in conglomerati bituminosi provenienti da lavori del manto stradale. Deferito in stato di libertà il proprietario del fondo per aver effettuato attività di stoccaggio di rifiuti speciali senza autorizzazione.
Infine, sigilli per gravi carenze igienico-sanitarie e reati vari in materia ambientale, per un caseificio di Venticano dove gli uomini dell’Arma hanno accertato il cattivo stato di conservazione dei prodotti caseari consistenti in 37 quintali circa tra scamorze, ricotte di pecora in fase di stagionatura, latte bovino ed ovino e altri prodotti. Il tutto conservato in locali che si presentavano in pessime condizioni igienico sanitarie con ambienti sporchi, polverosi e invasi da insetti con la presenza inoltre di vari animali. Inoltre, nel corso della verifica, si accertava che i rifiuti venivano smaltiti tramite un canale di scolo sfociante in un ruscello determinando, così, un illecito smaltimento sul suolo e nel corso d’acqua dei reflui produttivi tecnicamente inquadrati come rifiuti speciali.
L’intero caseificio veniva sottoposto a sequestro penale convalidato dal Gip del tribunale di Benevento competente per territorio.