AVELLINO – I soliti furbi anche in tema di prestazioni sociali agevolate. A scoprirli la Guardia di finanza che ha compiuto una serie di controlli in provincia per verificare se le dichiarazioni prodotte dagli interessati per beneficiare di determinate agevolazioni fossero fondate o meno. Ebbene i risultati sono sorprendenti. Per alcune prestazioni, un percettore su due è risultato privo del diritto ad avere il beneficio richiesto. Ecco in proposito i principali dati, riferiti all’ultimo semestre. Gratuito patrocinio: su 129 controlli eseguiti, in 65 casi le fiamme gialle hanno riscontrato irregolarità. La percentuale dei casi irregolari ha superato, quindi, il 50%. Esenzione del ticket: su 20 controlli effettuati, in 6 situazioni (vale a dire nel 30% dei casi) non c’era il diritto ad ottenere questo beneficio. Esenzione del pagamento delle tasse universitarie: 33 i controlli praticati dai finanzieri; i quali in ben 14 casi (pari al 42%) hanno rilevato difformità dalle norme vigenti.
Anomalie sono state rilevate anche tra i beneficiari di assegni familiari, assegni per maternità, libri scolastici e borse di studio. Per quest’ultima fattispecie le irregolarità individuate hanno addirittura interessato tutti i casi presi in esame dalle Fiamme gialle. I controlli riguardanti le prestazioni sociali rientrano nell’ampia lotta condotta dalla Guardia di finanza contro l’evasione fiscale, la quale non consiste soltanto nel recupero di redditi sottratti al fisco, ma anche nell’accertamento che alcune spese sostenute dallo Stato vadano a vantaggio di quanti effettivamente abbiano diritto ai benefici previsti dalla legge.
In Irpinia, coordinate dal Comando provinciale, nelle verifiche sono state coinvolte, oltre alla compagnia di Avellino, le quattro tenenze operanti sul territorio, vale a dire Ariano Irpino, Baiano, Sant’Angelo dei Lombardi e Solofra
