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    03/07/2024

Mense scolastiche, arrestato il titolare

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b_300_220_15593462_0___images_stories_mense-scolastiche.jpgAVELLINO – Retribuiva i suoi dipendenti con somme di denaro inferiori rispetto a quelle dichiarate sulle buste paga e, in caso di loro proteste o rimostranze, li minacciava di licenziamento approfittando del loro stato di bisogno che li costringeva a tollerare la situazione. Responsabile di questo comportamento illegale Ferdinando Parmentola, un imprenditore titolare di una ditta di ristorazione, con sede in Castellammare di Stabia, aggiudicataria di vari appalti per la preparazione e la somministrazione di pasti agli alunni delle scuole del circondario di Avellino, che ora dovrà rispondere del reato di estorsione aggravata.

Nei suoi confronti è scattata un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del tribunale di Avellino, Antonio Sicuranza, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Avellino, Maria Luisa Buono, al termine delle indagini condotte dal reparto operativo dei carabinieri di Avellino. Dai controlli alle mense scolastiche dei Comuni della provincia di Avellino, disposti periodicamente dal Comando provinciale dei carabinieri di Avellino in collaborazione con la Direzione provinciale del Lavoro e risalenti al maggio dello scorso anno, non erano emerse gravi violazioni delle norme vigenti in materia sanitaria; ben più consistenti, invece, sono risultate le situazioni anomale, sfociate poi nel reato di estorsione, circa il rapporto di lavoro instaurato fra la ditta ed i suoi dipendenti fino alla decisione di questi ultimi di non sottostare più alle prepotenze del loro datore di lavoro.

Le indagini hanno, inoltre, accertato che l’illecito comportamento del Parmentola consentiva di ottenere ingenti risparmi sul costo del lavoro in modo da poter partecipare alle gare indette per l’assegnazione degli appalti per la preparazione dei pasti nelle scuole del circondario di Avellino, presentando offerte al ribasso tali da spiazzare le ditte concorrenti, che si vedevano dunque estromesse dal partecipare paritariamente alle gare pubbliche.

Le condotte di reato contestate all’imprenditore sono state già oggetto in passato di pronunce da parte della Corte di Cassazione che ha stabilito che il datore di lavoro che costringe i lavoratori ad accettare una retribuzione inferiore o comunque non consona alla prestazione svolta, commette reato di estorsione previsto e punito dall'art. 629 c.p., che si perfeziona nel momento in cui il datore di lavoro, approfittando di una situazione di mercato poco favorevole per il lavoratore (il riferimento è all’odierna crisi occupazionale), mette il dipendente nella situazione di dover accettare determinate condizioni al fine di non perdere il posto di lavoro.

Intanto, sul servizio-mensa è pervenuta una nota dell'amministrazione comunale di Avellino che così recita: " L’amministrazione comunale, avendo appreso dagli organi di informazione notizie relative a procedimenti giudiziari nei confronti del titolare della ditta che si occupa del servizio mensa, rende noto di aver avviato la procedura necessaria all’acquisizione di chiarimenti da parte della ditta. L’amministrazione comunale ha appreso che in data odierna il servizio mensa si è regolarmente svolto. Nel confermare piena fiducia nell’operato della magistratura, l’Amministrazione Comunale cercherà di tutelare con particolare attenzione la posizione dei bambini e dei lavoratori impegnati nelle mense scolastiche".

 

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