SOLOFRA – Per violazione delle norme urbanistiche, condannato, a Solofra, un ristoratore e rinviati a giudizio due tecnici comunali e il progettista dei lavori. La decisione è stata presa dal Gup presso il Tribunale di Avellino, Giuseppe Riccardi, su richiesta del Pm Elia Taddeo, a conclusione dell’udienza preliminare, conseguente alla celebrazione del rito abbreviato.
I fatti. I carabinieri di Solofra nel giugno scorso, al termine di una complessa attività d’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Taddeo, effettuarono il sequestro preventivo di un complesso edilizio, costituito da un locale ristorante/pizzeria con annessa area esterna.
Dall’attività investigativa era emerso, infatti, che B.P., queste le iniziali del cinquantenne titolare dell’esercizio, aveva trasformato un fabbricato, inizialmente destinato a centro sociale a servizio dei condomini Iacp di Solofra, in un locale per la somministrazione di alimenti e bevande. Inoltre aveva sistemato l’area esterna occupando un suolo di proprietà comunale.
Abuso d’ufficio, falso e invasione di terreni: questi i reati per i quali a B.P. è stata inflitta una pena di un anno, con la sospensione condizionale, a patto però che demolisca le opere realizzate e ripristini lo stato dei luoghi. Il giudice, nel contempo, ha sentenziato di non doversi procedere per il reato di abuso edilizio poiché è intervenuta la prescrizione. Gli altri imputati, due tecnici comunali e l’architetto progettista, sono stati rinviati a giudizio perché accusati, rispettivamente, del reato di abuso d’ufficio in concorso e falso. Per la realizzazione della struttura, infatti, era stato rilasciato permesso di costruire in sanatoria.
