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    03/07/2024

Avellino: detenuti tentano di aggredire il cappellano del carcere

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cronaca2_carcere1.jpgAVELLINO – Ancora tensione in un carcere della Campania, ancora al centro delle cronache quello di Avellino. Tiziana Guacci, segretario regionale del sindacato autonomo polizia penitenziaria, racconta quanto è avvenuto nelle ultime ore nella casa circondariale irpina: “Purtroppo, ad oggi, nonostante il cambio dei vertici - comandante del reparto e direttore - non abbiamo assistito a nessun cambiamento concreto presso la casa circondariale di Avellino, dove la situazione è ritornata al limite, come prima dell'arrivo del gruppo operativo mobile.

Nel pomeriggio di oggi un numero cospicuo di detenuti, sembrerebbe 20, ubicati alla sezione Protetta/Promiscua, è riuscito ad oltrepassare il cancello di sbarramento con l'intenzione di aggredire il cappellano. Successivamente si sono diretti verso l'infermeria centrale dove hanno aggredito un'ispettrice ed un agente che stavano tentando di contenerli. I colleghi sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari”.

Per la sindacalista “questo ennesimo episodio dimostra che l'istituto irpino è nel caos totale a causa del mancato controllo della popolazione detenuta che oramai è ingestibile, complice anche la vertiginosa crescita della stessa a più di 600 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 507 detenuti. Il personale di polizia penitenziaria si trova a lavorare in condizioni di estrema insicurezza e non ha né mezzi né guide per poter fronteggiare una situazione così grave”.

“Sdegno”per quanto avvenuto nel carcere di Avellino lo esprime anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece: “Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del Sappe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo sindacato del corpo, il Sappe, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della polizia penitenziaria”.

Capece, che esprime solidarietà al personale del reparto di polizia del carcere irpino, ribadisce ancora una volta che “il Sappe denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri della Campania: il dato oggettivo è che chi dovrebbe intervenire e tutelare i nostri agenti continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa amministrazione penitenziaria!”.

Aggiornamento del 4 aprile 2024, ore 12.40 - Gianfranco Rotondi su aggressione a padre Sciaraffa - Esprimo vicinanza a padre Sciaraffa per l’assurda aggressione. Ho già avuto modo di visitare il carcere di Avellino, la scorsa settimana, nell’esercizio della funzione ispettiva assegnata ai parlamentari. Ho incontrato il direttore del carcere e i rappresentanti delle forze dell’ordine, registrando le loro proposte, che ho già trasferito al governo.

Dico questo per rassicurare la direzione del carcere e quanti sono in trincea: parlamento e governo sono costantemente informati della difficile situazione che si registra in un istituto carcerario altamente strategico.

 

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