MIRABELLA ECLANO – Grazie alla scrupolosa e attenta attività di indagine svolta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di carabinieri di Mirabella Eclano, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, ha avuto fine la triste vicenda di una ragazzina di 14 anni rimasta vittima, dal mese di gennaio di quest’anno, di una serie di abusi sessuali da parte di un bracciante agricolo di 47 anni, compagno e convivente della madre che, peraltro, era a conoscenza della squallida situazione: l’uomo è finito in carcere, la donna è stata allontanata.
Alla scoperta della sordida tresca cui, suo malgrado, la ragazzina è stata costretta per tutti questi mesi, si è giunti all’indomani di una piccola confidenza sul dramma che la 14enne stava vivendo: in pratica da tempo la ragazza, oltre ad avere avuto rapporti sessuali completi con il convivente della madre, subiva atti sessuali consistenti in palpeggiamenti vari e tentativi di baci. I numerosi elementi di colpevolezza raccolti dagli uomini dell’Arma nei confronti dell’uomo hanno non solo accertato quanto accaduto, ma hanno posto fine a quello che per la minore era diventato un vero e proprio dramma. Immediati i provvedimenti dell’autorità giudiziaria: l’uomo è stato arrestato in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi su richiesta della locale Procura della Repubblica perché ritenuto responsabile di violenza sessuale continuata in concorso in pregiudizio di minorenne ed è ora rinchiuso presso la casa circondariale di Sant’Angelo a disposizione dell’autorità giudiziaria; nei confronti della madre della ragazza, invece, in quanto consapevole delle molestie subite dalla figlia senza impedire gli eventi delittuosi e quindi omettendo di porre in essere qualsiasi comportamento a tutela della minorenne, è stata eseguita la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. La giovane vittima è stata affidata al padre.