AVELLINO – Un pregiudicato avellinese di 44 anni, già sottoposto alla misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno nel Comune di Avellino in esecuzione a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, è stato tratto in arresto, nella serata di ieri, dai carabinieri della stazione di Avellino ed associato presso il carcere di Bellizzi Irpino.
I fatti risalgono alla notte del 24 giugno dello scorso anno quando i carabinieri della stazione di Dentecane erano stati allertati da alcuni cittadini di Venticano che segnalavano l’aggirarsi con fare sospetto per le vie del paese di uno sconosciuto poco prima protagonista di una violenta discussione con la propria compagna. Alla richiesta dei documenti da parte dei militi, che nel frattempo l’avevano intercettato e stavano procedendo alla sua identificazione, l’uomo, un restauratore di Avellino, reagiva dapprima offendendoli e minacciandoli, poi scagliandosi contro di loro con calci e pugni. L’uomo era stato, allora, tratto in arresto in flagranza dei reati di violenza e oltraggio a pubblico ufficiale e, su disposizione del sostituto procuratore Antonio Clemente della Procura della Repubblica di Benevento, trattenuto nelle celle della caserma di Dentecane per essere poi accompagnato – l’indomani mattina – in tribunale per essere sottoposto al rito per direttissima.
L’arresto di ieri sera si basa proprio sull’esecutività della sentenza emessa dal tribunale ordinario di Benevento a carico del pregiudicato per i citati fatti. In virtù di tale sentenza, l’uomo è stato condannato a una pena principale stabilita in 4 mesi di reclusione che, con la detrazione della custodia cautelare di giorni 1 – già scontata dall’uomo – è divenuta pari a 3 mesi e 29 giorni di reclusione, da scontare nell’istituto detentivo più vicino.
