SERINO – Un operaio di 52 anni, A.S., di Serino si è tolto la vita, all’alba di oggi, impiccandosi con una corda all’interno di una casetta, adibita a cantina e ricovero per attrezzi agricoli, situata nei pressi della propria abitazione di via Greco a Serino. A dare l’allarme l’ex moglie e i tre figli che hanno chiesto l’intervento dei carabinieri della locale stazione che, sulla base di un biglietto manoscritto lasciato dall’uomo, hanno potuto ricondurre ad un forte stato depressivo, scaturito dalla delusione della separazione dalla consorte di un anno fa, la motivazione principale all’origine dell’insano gesto. Come avrebbe potuto influire sul già debole stato psicologico dell’operaio – peraltro ricoverato nella primavera dello scorso anno presso l’ospedale Landolfi di Solofra per assunzione di farmaci in quantità non terapeutica – una serie di amarezze nell’ambito di false amicizie e di non meglio precisate voci poco correttamente messe in giro sul suo conto. Da escludere che la decisione di togliersi la vita sia da ricollegare a problemi di natura economica o lavorativa.
Al termine del sopralluogo e degli accertamenti medico-legali curati dal nucleo operativo della Compagnia di Avellino e dalla dottoressa Carmen Sementa, la salma sarà riaffidata ai familiari così come disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Avellino, Adriano Del Bene.