SOLOFRA – Si preparava a rendere più dinamica la movida del sabato sera, distribuendo a pagamento un po’ di “polvere bianca”, ma i carabinieri di Solofra glielo impediscono. Durante un’operazione di controllo in corso nella città della concia, i militari dell’Arma hanno imposto l’alt a un’Opel corsa, guidata da un giovane solofrano di 27 anni. Il quale, scendendo dall’auto, ha tentato di disfarsi con grande destrezza di un involucro, lanciandolo lontano. Ma il gesto non è sfuggito ai militari. Il maresciallo, comandante la pattuglia, ha raccolto il pacchetto e, sospettando quale potesse essere il contenuto (il giovane, peraltro, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici in materia di droga), lo ha aperto. Ha trovato 25 bustine di polvere bianca, ben confezionate con cellophane termosaldato.
Il pusher aveva nelle tasche del pantalone anche 210 euro in banconote di piccolo taglio, presumibile ricavato della vendita di altre dosi spacciate in precedenza. Da una perquisizione domiciliare, poi, è venuto fuori anche un bilancino di precisione, nascosto in un pozzetto di raccolta dell’acqua piovana. Sequestrati la polvere bianca, i soldi e la bilancia, il giovane è stato tratto in arresto per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il sostituto procuratore di turno, Elia Taddeo, gli ha imposto la misura degli arresti domiciliari.
Dalle analisi effettuate dal laboratorio scientifico dei carabinieri di Salerno si è avuta la conferma che la sostanza sequestrata è cocaina. Il giovane solofrano questa mattina è stato processato per direttissima. Ma il processo è stato rinviato perché l’avvocato difensore ha chiesto i termini a difesa. L’imputato, nel frattempo, resta agli arresti domiciliari.