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    03/07/2024

Decide di farla finita lanciandosi da un dirupo di Montevergine, salvata dai carabinieri

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cronaca_santuario.jpgMONTEVERGINE – Si deve alla paziente opera di dialogo e di persuasione, sorretta da una non comune capacità di introspezione psicologica, del maresciallo capo Giancarlo Guarino, comandante  della stazione dei carabinieri di Montefredane, se una donna di 58 anni,  in preda ad una forte crisi depressiva per motivi familiari, è stata convinta a non mettere in atto il tentativo di suicidio che pure aveva comunicato, per telefono, ad un suo amico e conoscente, un uomo di 45 anni.

È stato quest’ultimo ad allertare, intorno alle 17.00 di questo pomeriggio, gli uomini dell’Arma del piccolo centro collinare ai piedi del massiccio del Partenio. La donna, infatti, via cellulare, lo aveva chiamato per dargli l’ultimo saluto riferendo, in un evidente stato di concitazione, di trovarsi in quel momento sul ciglio di un dirupo della montagna di Montevergine. Lì si era portata dopo aver parcheggiato la sua auto in uno dei tornanti della strada che conduce al santuario mariano retto dai monaci bendettini. Scattava, a questo punto, l’intervento dei carabinieri che intanto da Montefredane avevano chiesto la collaborazione dei colleghi della stazione di Ospedaletto d’Alpinolo situata proprio all’inizio della strada per Montevergine. Non trascorreva poco meno di un’ora dall’inizio delle ricerche che i militi riuscivano a rintracciare la donna e, dopo averla tratta in salvo, ad affidarla alle prime cure dei medici del 118.

Un’opera, quella degli uomini dell’Arma, altamente meritoria se si considera che, in alcuni punti, i dirupi della montagna di Montevergine, in questo periodo avvolti in una fitta e lussureggiante  vegetazione, sono alti diverse decine di metri. Tra i tanti episodi legati alla cronaca di questi luoghi, ricordiamo quello, risalente alla seconda metà degli anni Settanta, di un giovane deceduto per essere caduto accidentalmente da un burrone di oltre 80 metri: in quei luoghi scoscesi stava raccogliendo delle foglie da cui si ricava il famoso “anthemis”, il liquore verde, specialità dei monaci benedettini.

 

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