ARIANO IRPINO – C’è anche una donna, una giovane di 26 anni, tra i nove spacciatori destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Ariano Irpino (nella foto) e sottoposti al regime degli arresti domiciliari per il reato di concorso nella vendita, commercializzazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti al termine delle indagini di quella che è stata definita operazione “Polvere di ghiaccio”.
Come illustrato questa mattina nel corso di una conferenza-stampa svoltasi presso la Procura della Repubblica di Ariano Irpino, gli inquirenti, coordinati dal Procuratore capo Luciano D’Emmanuele, dai controlli effettuati il 30 settembre dello scorso anno in merito al ricovero presso l’ospedale civile di Ariano di un giovane del posto per presunta overdose da sostanze stupefacenti, sono giunti, attraverso un meticoloso servizio di controllo, di pedinamento e di intercettazioni telefoniche, alla individuazione di un gruppo di giovani, di età compresa tra i 21 ed i 28 ani, tra cui la donna, quasi tutti dell’Arianese (uno è di Avellino, un altro di Bisaccia), dedito alla spaccio di metadone, crack, eroina e cocaina. La droga, di cui i componenti del gruppo si rifornivano nell’hinterland napoletano, veniva occultata nel posacenere dell’auto o sulla propria persona, talvolta perfino in bocca, pronta ad essere inghiottita in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine.
Dal Napoletano la polvere di ghiaccio giungeva nella città del Tricolle e qui spacciata a domicilio o in pieno centro nei pressi di una piazza molto frequentata dalla gioventù arianese.
Come da noi già annunciato nella prima informativa di questa mattina, l’ordinanza di custodia cautelate è stata eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Avellino, oltre che ad Ariano Irpino, ad Avellino, Bisaccia, Saragnano di Baronissi, in provincia di Salerno, e a Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta.
