SANT’ANGELO DEI LOMBARDI – Il tribunale chiude, il territorio muore. Questo lo slogan che ha fatto da guida all’incontro tenutosi, questa mattina, presso la sede del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi - presenti avvocati, funzionari, impiegati, oltre il procuratore Guerriero - sulla questione della chiusura degli uffici giudiziari della cittadina altirpina così come previsto dal recente decreto legge del Consiglio dei ministri emanato qualche giorno fa.
L’incontro di stamane fa da preludio alla grande mobilitazione degli Stati generali dell’Alta Irpinia fissata per il prossimo 7 settembre, con inizio alle ore 16.00, presso l’abbazia del Goleto. Alla manifestazione, oltre ai vertici istituzionali del tribunale di Sant’Angelo, vale a dire il presidente ed il procuratore della Repubblica, saranno presenti avvocati, impiegati, associazioni operanti sul territorio, i sindaci dei Comuni dell’Alta Irpinia, e naturalmente quanti intendono dire no alla chiusura del tribunale, sì alla continuità della vita nei piccoli paesi.
Nel corso di quella che si preannuncia una vera e propria assemblea di massa, con la partecipazione di cittadini di ogni categoria sociale, sarà presentato da un gruppo di lavoro appositamente nominato un dossier che farà il punto dei costi necessari per operare il trasferimento degli uffici e del personale da Sant’Angelo dei Lombardi ad Avellino così come stabilito dal decreto governativo.
È stato calcolato che affittare nuovi locali nel capoluogo e reperire nuovi spazi-parcheggio verrà a costare cinque volte più degli attuali costi per cui sarà inviata formale, preventiva denuncia alla Corte dei conti.
