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    22/07/2024

Rifiuti, non c’è accordo sulla provincializzazione

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b_300_220_15593462_0___images_stories_immagini_articoli_raccolta_rifiuti.jpgAVELLINO – La storia infinita del ciclo dei rifiuti continua a far registrare pagine disordinate di proposte che rinnegano scelte decisive, fatte solo alcuni mesi fa, e che conoscono l’influenza di forze centrifughe che travolgono, cancellandola, la consapevolezza delle conseguenze che un passo indietro potrà produrre su un territorio come quello irpino.
Il problema sul tavolo della discussione è ancora la provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti. Dopo fiumi di inchiostro serviti, qualche anno fa, a far conoscere all’opinione pubblica le conseguenze di una gestione non provinciale dell’immondizia, che avrebbe annullato lo sforzo fatto nei paesi irpini per rispettare le regole della raccolta differenziata e attrezzarsi per smaltire entro i confini provinciali la propria immondizia, si torna a proporre la cancellazione del principio che finora ci ha salvati dalla completa invasione dei rifiuti di Napoli e dintorni.
A lanciare l’allarme è anche l’ex vicepresidente del Csm Nicola Mancino, che dalle pagine del Mattino espone chiaramente le sue preoccupazioni: “senza provincializzazione si corre il pericolo di dover accogliere i rifiuti di una infinita emergenza napoletana”.
L’immediata conseguenza del disegno di legge promosso, tra gli altri, anche dal parlamentare irpino del Pd Enzo De Luca e che viene sostenuta anche da alcuni Comuni della provincia di Avellino che sostengono ci possa essere un aggravio di costi sulla popolazione con l’aumento della Tarsu, sarebbe probabilmente la saturazione della discarica di Savignano Irpino con la successiva necessità di individuare un nuovo sito per una nuova discarica.
Sulla questione è intervenuto Franco D’Ercole del Pdl che ha criticato le non poche contraddizioni all’interno del Pd.
Tra l’altro, pendendo sull’Italia una procedura di infrazione da parte della Commissione europea per i ritardi nell’affrontare la crisi dei rifiuti in Campania, sarebbe necessario, oltreché fare bene, fare in fretta riprendendo, magari, progetti solo accantonati di megadiscariche nella provincia più virtuosa della Campania che pure ha garantito in passato una grossa fetta di solidarietà al Napoletano.

 

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