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    22/07/2024

In un libro di Pasquale Di Fronzo la storia del clero in Alta Irpinia

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Irpinia_di_fronzo.jpgMIRABELLA ECLANO – L’ultima fatica letteraria di Pasquale Di Fronzo, lo studioso di Mirabella appassionato cultore di storia locale, con particolare riguardo all’arte sacra e alla produzione artistica dell’Alta Irpinia, ha per oggetto la fede e le vocazioni religiose nella storia della nostra provincia. Un volume, Fede e vocazioni in Alta Irpinia, di 420 pagine, un vero e proprio tomo, con ben 435 profili biografici di cardinali, vescovi, sacerdoti e semplici religiosi, che parte dall’anno Mille ed arriva fino ai nostri giorni.

Così, in questa lungo e circostanziato viaggio nel mondo del clero che, nei secoli, ha vissuto ed operato sul territorio irpino, vediamo sfilare, accanto a figure meno conosciute ma che, comunque, hanno svolto un’opera altamente meritoria, personalità di grosso spessore e rilievo non solo in riferimento a quello che è stato il loro apostolato religioso ma anche, e in alcuni casi soprattutto, la loro produzione culturale e scientifica.

I loro nomi? I santi Amato da Nusco, Erberto da Conza, Giovanni da Montemarano, Pompilio Pirrotti, i beati Alberto da Montevergine e Felice da Corsano, i servi di Dio Agostino Arace, Felice Damasceno da Lacedonia, Nicolò De Mita, Alessandro Di Meo, Alfonso Falcone, Angelo Latessa, Vincenzo Pisapia.

Inoltre, il sacerdote-poeta-politico Pietro Paolo Parzanese che partecipò alla «svolta» del 1848, gli archeologi Vincenzo Maria Santoli e Raimondo Guarini, che hanno meritato gli elogi del Mommsen, gli storici Vito Acocella, Nicola Gambino, Giuseppe Passaro, il già menzionato Alessandro Di Meo, grande annalista orginario di Volturara Irpina, detto il Muratori irpino. Ancora  scrittori, pittori, inventori, professori di canto gregoriano e il cofondatore dell’università cattolica di Milano, Raffaele Ressa.

Accogliamo con rispetto quest’ultima fatica di Don Pasquale Di Fronzo (a centro nella foto; a destra, Salvatore Salvatore direttore di Vicum; a sinistra, il sociologo Claudio Bruno), la cui stampa è stata sponsorizzata da Giacomo De Antonellis, presidente del Club Editori Indipendenti, che opera a Milano. I momenti storici, le cause dei movimenti, l’evoluzione dei costumi, la promozione di leggi, l’emancipazione della donna, l’assistenza ai bisognosi, la conservazione della vita, l’istituzione di opere benefiche, la costruzione di edifici sacri e di accoglienza, la diffusione della cultura: tutto questo troviamo nelle pagine di Di Fronzo che ha svolto un’opera, oltre che di studio e di ricerca, altamente meritoria sul piano educativo e culturale

 

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