SOLOFRA – Incomincia ad entrare nel vivo la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio che, nella nostra provincia, vedrà impegnati 13 Comuni per la scelta dei nuovi sindaci e per il rinnovo delle assise municipali.
Tra i centri più importanti in cui si andrà alle urne vi è Solofra, uno dei poli industriali più importanti dell’Irpinia, con un’economia da sempre legata alla concia e alla produzione delle pelli. Qui, però, proprio alla vigilia delle presentazione delle liste, s’è consumato – la stessa cosa è avvenuta nella vicina Atripalda – un vero e proprio strappo con il varo di un’alleanza tra Pd e Udc che ha scatenato la pronta reazione non solo del Pdl provinciale, guidato da Cosimo Sibilia, ma anche di quello regionale che, per il tramite del suo coordinatore, Nitto Palma, ha minacciato, attraverso un una sorta di ultimatum fatto pervenire al presidente Caldoro, l’apertura di una crisi alla Regione Campania e, se del caso, a livello di singole amministrazioni provinciali.
Ma su questo, è evidente, bisognerà attendere quel che, eventualmente, verrà deciso dai vertici del Pdl a Roma non essendo sufficiente un semplice annuncio di crisi per mettere in difficoltà una macchina amministrativa come quella della Regione Campania o di una Provincia come quella di Avellino.
Per intanto, per rimanere alla cronaca politica, registriamo una prima dichiarazione di Michele Vignola, di area del Pd, candidato a sindaco per la lista “Solofra domani” (in caso di vittoria la carica di vicesindaco andrà ad un esponente dell’Udc):
“La ricetta per il rilancio dell’economia del distretto industriale di Solofra – dichiara Vignola – dovrà basarsi sul rilancio della concia come eccellenza, sull’allargamento e il completamento della filiera della pelle, affiancata da misure di diversificazione delle attività produttive nella zona industriale. È fondamentale una concertazione con l’Asi, alla quale va rivolta un’attenzione costante e fattiva, confrontandosi con un atteggiamento responsabile e propositivo, misurandoci sui problemi e ricercandone le soluzioni. Dove il consorzio Asi non potrà intervenire, per scarsità di risorse, sarà l’amministrazione a supportare le imprese».
«L’obiettivo da perseguire – continua Vignola – dovrà essere quello di creare le condizioni per far competere le nostre imprese nel mercato globale. La buona pratica del distretto conciario di Santa Croce sull'Arno, che come Solofra rappresenta una delle principali realtà nel campo della lavorazione conciaria a livello italiano e internazionale, deve essere il modello da seguire».
«È un patto – dice Vignola – che stringo sia con gli imprenditori sia con l’intera comunità solofrana, convinto del fatto che al destino del polo industriale è strettamente legato quello dell’intera comunità solofrana e più in generale dell’Irpinia».
Ma rilanciare il distretto conciario significa anche rianimare la vita economica e sociale dell’intero comune. «Con un’attenzione particolare alle zone maggiormente degradate, sul piano sociale e urbano – sostiene Vignola. È urgente – aggiunge – un intervento di riqualificazione nei quartieri Toppolo e Balsami. Interverremo qui con una convinta azione per ripristinare le condizioni di vivibilità. Sul piano urbano, la riqualificazione edilizia sarà concepita non come mera edificazione e speculazione, ma prima di tutto come messa in sicurezza degli edifici esistenti, che vanno adeguati nel rispetto delle nuove norme antisismiche e di sicurezza del territorio per fronteggiare anche il dissesto idrogeologico».
Infine, ma non meno importante, «sosterremo ogni attività a sfondo culturale: innanzitutto, il progetto «Solofra città d’arte» va incentivato e implementato. Perché una città non può essere ostile alla crescita intellettuale della propria gente e non può ostacolare lo sviluppo del proprio capitale sociale e umano. Noi vogliamo una città attenta alle attività culturali, convinti del fatto che questo potrà generare un circolo virtuoso, incentivando turismo e occupazione».
Ricordiamo, per la cronaca, che oltre a Vignola, a Solofra ci sono altri cinque candidati alla carica di primo cittadino: Paolo De Piano (Riamiamo Solofra), Nicola Moretti (Per il bene di Solofra), Eugenio Lettieri (Alleanza per Solofra), Vincenzo Clemente (Svolta cittadina) e Antonio De Vita (Impegno per Solofra).