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    03/07/2024

Monteforte, la nota dell'amministrazione sul bilancio. Il comunicato di Rinascita

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Irpinia7_mont_forte.jpgMONTEFORTE IRPINO – Di seguito il comunicato stampa dell'amministrazione comunale di Monteforte Irpino:  "Le dichiarazioni dell'opposizione prima e dopo il Consiglio comunale dell’11 dicembre scorso – che fanno il paio con quelle del revisore – che stranamente interviene nel dibattito politico – meritano senz’altro una replica, visto che si adombrano in capo alla maggioranza responsabilità di varia natura che deriverebbero dall’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025.

La verità è che con l’approvazione del documento contabile in questione, la maggioranza ha tenuto un comportamento assolutamente trasparente, dando evidenza della situazione di squilibrio ed assumendosi la responsabilità politica di dare all’ente la possibilità di accedere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243 bis Tuel, procedura che la maggioranza ha deliberato di avviare unitamente alla richiesta di accesso al fondo di rotazione.

Va inoltre precisato che lo schema di bilancio licenziato dal Consiglio è quello risultante dalla approvazione di due emendamenti: il primo diretto ad appostare nella parte vincolata del bilancio i fondi pari ad oltre 8.000.000 € stanziati dal governo a seguito del riconoscimento della stato di emergenza per l’alluvione ed assegnati dalla Regione con decreto successivo all’approvazione dello schema di bilancio di previsione in giunta, che saranno a breve investiti in lavori necessari alla mitigazione del rischio idrogeologico; il secondo finalizzato a eliminare dalle entrate correnti il fondo di rotazione per sostituirlo con la previsione di pari importo di euro 1.840.000, determinata da maggiori entrate e minori uscite, e con questo accogliendo il rilievo principale del revisore.

Giova infine evidenziare che la condizione di squilibrio finanziario che ci ha indotto a deliberare il ricorso alla procedura di cui all’art. 243 bis, nell’attesa di conoscere le risultanze del rendiconto consuntivo 2022 da cui emergerà l’effettiva consistenza del disavanzo da ripianare, non è, come l’opposizione vuole sostenere, conseguenza del nostro cattivo operare.

Sul punto va innanzitutto ricordato che l’organo politico svolge una mera funzione di indirizzo della spesa, non ha alcun potere nel determinare le risorse che si possono spendere. Molto invece abbiamo fatto in questi anni in termini di lotta all’evasione, riduzione delle spese non necessarie ad assicurare i servizi e le funzioni essenziali dell’ente. Stiamo lavorando ad un serio piano di gestione e di alienazione dei beni comunali dopo aver investito, con finanziamenti pubblici che abbiamo ottenuto grazie all’operatività degli uffici, sulla loro valorizzazione.

La verità è che abbiamo ereditato sin dalla prima consiliatura una situazione di deficitarietà strutturale, con il peso di un disavanzo tecnico di circa 12 milioni di euro, che ci costringerà fino al 2046 a garantire, come fino ad oggi abbiamo garantito, la copertura di una rata annuale di rientro dal disavanzo di euro 415.000,00.

Va senza dire che tale situazione pregressa ha ingessato la capacità di spesa dell’ente, così che ci si è mossi in questi anni su un delicato equilibrio, che si è incrinato allorché il Covid prima e la guerra poi hanno inciso sui flussi in entrata ed in uscita, visto che la normativa emergenziale ha bloccato per oltre un anno e mezzo l’attività di riscossione coattiva delle entrate e la duplicazione dei costi energetici ha reso e renderà necessario il reperimento di risorse aggiuntive di bilancio. Questa la fotografia della realtà, al di là dei titoli sensazionalistici".

Aggiornamento del 14 dicembre 2023, ore 18.47 - - Leggiamo dalle news dei notiziari online e su carta stampata le dichiarazioni farneticanti della maggioranza consiliare di Monteforte Irpino sull'approvazione del bilancio 2023 e sulla situazione finanziaria dell'ente. Non ci meraviglia affatto quanto dichiarato, attesa le ripetitività di tali esternazioni a mo’ di ritornello. È necessario, quindi, fare alcuni chiarimenti.

La vituperata deficienza strutturale delle capacità finanziarie dell'ente che verrebbe dal passato è un banale mistificazione della realtà. L'eredità del passato è,invece, frutto del Dlgs n 118 del 2011 che modifica la contabilità degli enti locali imponendo la cancellazione dei residui attivi dal bilancio sino alla loro riscossione, ed oggi incardinati come crediti di dubbia esigibilità e  non riportabili a bilancio. L'applicazione di tale decreto avvenuta nel 2016 ha prodotto una cancellazione delle somme relative ammontanti a 12 milioni di euro. Somme ripianate con  finanziamento trentennale  con rateo di 415.000 euro annuali. Da precisare che gli obblighi derivanti da tale decreto hanno costretto tutte le amministrazioni comunali  a far ricorso a questo tipo di finanziamento.

Ma adesso veniamo ai numeri. Dato per certo l'anno di applicazione risalente al 2016 ed il primo rateo restituito nel 2017 addiveniamo ad un importo di 415.000 x 7= 2.905.000 ,senza peraltro conteggiare la parte dei residui riscossi ed inseriti in bilancio. Ma evidentemente i numeri non sono di comprensione di questa maggioranza.

Il bilancio approvato, senza le alchimie contabili dell'emendamento, chiude con 1.840.000 euro di deficit. A tali somme bisogna aggiungere un milione di euro per debiti fuori bilancio ed un'anticipazione del tesoriere coperta con l'utilizzo di somme vincolate per 2.700.000 di euro da restituire entro la fine dell'anno,il tutto per un' importo di 5.540,000. Tale cifra in uno ai numeri attesi dal rendiconto 2022 ,a gestione commissariale,sembrerebbe raggiungere gli 8-9 milioni di euro.

Se a questi sottraiamo i 2.905.000 rimborsati allo Stato ,ed ancora una volta senza tener conto di quanto recuperato,fanno  all'incirca 6-7 milioni di disavanzo di questa amministrazione nei sette anni della loro esperienza. Cifra da capogiro se paragonata ai 12 milioni del passato sempre senza tener conto di quanto recuperato.

È utile ancora ricordare che di questi numeri abbiamo dato chiara enunciazione nel corso del dibattito consiliare, peraltro,senza essere controbattuti. Giova ricordare che purtroppo il destino del nostro comune è già segnato: non beneficeremo di nessun piano di riequilibrio ed andremo diritti verso il dissesto, i cittadini saranno costretti a pagare la percentuale massima per tributi e servizi a domanda .Di contro ci sarà  la riduzione o in qualche caso l'azzeramento dei servizi offerti dal comune. È opportuno ricordare infine che nessuno dei componenti del gruppo Rinascita per Monteforte ha fatto parte della consiliatura precedente a quella attuale. In quella consiliatura c'era, invece, lo stesso Giordano, che aveva allora l'incarico di vicesindaco.

Gruppo consiliare "Rinascita per Monteforte"

 

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