ARIANO IRPINO – Il biosensore, efficace anche per la rilevazione di diverse altre patologie umane, è stato ideato, agli inizi del 2023, dal laboratorio di oncologia molecolare e di precisione di Biogem (Ariano Irpino), diretto dal professore Michele Caraglia, e sarà presentato a Lille, nel corso della tredicesima edizione di Biofit, uno degli eventi più importanti a livello europeo nel settore delle scienze della vita.
Il meeting francese, in programma il 3 e il 4 dicembre e incentrato sulla promozione del trasferimento tecnologico, punta ad avvicinare il settore della ricerca a quello industriale e ad incentivare la creazione di reti tra gli attori pubblici e privati del settore. Un obiettivo sempre perseguito da Biogem rappresentato a Lille dal suo responsabile marketing internazionale, Michele Farisco, che ha già ‘prenotato’ oltre trenta incontri con rappresentanti di istituti e aziende del settore biotecnologico, presenti alla due giorni dicembrina.
“Il biosensore da noi inventato – dichiara il professore Caraglia – rappresenta un supporto analitico usa-e-getta e a basso costo, è costituito da nanofibre elettrospinnate ed è diretto verso miRna target rilevanti nella diagnosi e nella prognosi di varie patologie”.
Ideato da un team di ricercatori comprendente, tra gli altri, oltre allo stesso Caraglia, le dottoresse Marianna Scrima e Alessia Maria Cossu (sempre dell’area di ricerca oncologica di Biogem), i ricercatori del Cnr Luca De Stefano, Ilaria Rea e Sara Martino e la professoressa Gabriella Misso dell’Università Vanvitelli, il nuovo brevetto, essenzialmente rivolto al mercato biomedicale e della salute, soprattutto al comparto oncologico, “può vantare – sottolinea ancora Caraglia – costi di produzione piuttosto bassi e tecnologie di fabbricazione compatibili con la grande produzione industriale”.
“La kermesse di Lille – scommette Michele Farisco – sarà la vetrina ideale per promuovere anche i servizi preclinici di Biogem, soprattutto quelli relativi ai test su potenziali nuovi farmaci, realizzati dal nostro Centro di saggio”. “Una struttura – sottolinea infine lo stesso Farisco – all’avanguardia, quanto meno in riferimento all’Italia meridionale, per la produzione di proteine ed anticorpi e per i numerosi studi di efficacia su modelli oncologici cellulari in vitro e su modelli animali”.