www.giornalelirpinia.it

    22/07/2024

Regione lontana, protestano i sindaci irpini

E-mail Stampa PDF

Il castello di BisacciaBISACCIA – I sindaci irpini, sentinelle del territorio per eccellenza, esprimono preoccupazione di fronte alla commissione regionale anticamorra. Sentir parlare di malavita organizzata in provincia di Avellino è la riprova che l’espressione “isola felice” non ha più motivo di esistere se attribuita alle zone interne della Campania.

A lanciare l’allarme sono proprio i primi cittadini che, di fronte ad uno sfilacciamento sociale dovuto sostanzialmente alla mancanza di posti di lavoro e ancor peggio al dissolvimento di realtà produttive che si credevano ormai acquisite al patrimonio manifatturiero irpino, sentono tutta la solitudine di chi conosce bene i problemi della propria gente ma si trova a fare i conti con realtà politiche sovracomunali poco disposte all’ascolto e impegnate a tagliare risorse per far quadrare i bilanci.

È un quadro piuttosto cupo quello che viene dipinto da numerosi sindaci nel corso di un’audizione tenuta dalla commissione regionale d’inchiesta anticamorra per la vigilanza e la difesa contro la criminalità organizzata presso il castello ducale di Bisaccia, con la presenza del solo presidente Gianfranco Valiante. Le battaglie continue portate avanti da chi coraggiosamente chiede fiducia ai propri concittadini per difendere quel che resta del tessuto socioeconomico irpino sono la testimonianza dello spreco di energie nel cercare di evitare scippi e sottrazione di avamposti della democrazia che rendono ancora dignitosa la scelta di restare nel proprio paese senza essere privati dei servizi essenziali.

I sindaci di Bisaccia, Bagnoli, Montella, Lioni, Lacedonia, Vallesaccarda, Castel Baronia e tanti altri hanno chiesto lo spazio e il tempo per confrontarsi con le istituzioni sovracomunali per valutare i problemi, proporre soluzioni e avere risposte innanzitutto dall’ente regionale. Tra i riferimenti più immediati la gestione dell’eolico, la forestazione, i finanziamenti alla sanità, la soppressione dei tribunali e la tutela di realtà produttive importanti che garantiscono la sopravvivenza dei centri irpini.

Le critiche maggiori riguardano una Regione che porta avanti una  politica prevalentemente ‘napolicentrista’, che dedica poche attenzioni alle zone interne. “Siamo soli – lamentano gli amministratori – a difendere le nostre zone ed affrontare le numerose emergenze che ogni giorno affliggono le nostre comunità”. Una situazione che diventa invivibile a causa di un’offerta dei servizi primari che si basa esclusivamente sui numeri: “non è ammissibile che le nostre comunità vengano private di tutto a causa della scarsa densità demografica”. Difficoltà enormi che rischiano di provocare un vero e proprio dramma sociale in una zona dove “la crisi è avvertita molto più che altrove”.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com