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    03/07/2024

A Potenza la presentazione del libro su Carlo Gesualdo

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura3_gesualdo_pz.jpgPOTENZA – La terra di Basilicata rende omaggio a Carlo Gesualdo, il grande madrigalista del tardo Rinascimento, principe di Venosa – l’antica Venusia patria di Orazio – e signore di numerosi altri feudi del Regno di Napoli, in particolare in Irpinia (Gesualdo, Conza, Calitri),  appartenente ad una delle famiglie più cospicue e più potenti dell’epoca.

Gli rende omaggio con una serie di eventi nell’ambito della decima edizione del festival Tracce organizzato dalla città di Potenza che ha preso il via domenica scorsa con un concerto a cura dell’Accademia Mahler Gaiam tenutosi nello splendido castello ducale Del Balzo di Venosa, lo stesso dove Carlo Gesualdo nacque l’8 marzo del 1566 dal principe Fabrizio II e Geronima Borromeo. Per parte di madre, dunque, Carlo fu nipote di San Carlo Borromeo, cugino di quel cardinale Federico, arcivescovo di Milano, reso celebre dal ritratto che ne fece Alessandro Manzoni ne I promessi sposi.

Un nuovo, importante appuntamento è in programma nel capoluogo lucano domani, alle 19.30, nella chiesa Santa Maria del Sepolcro dove sarà presentato il libro di Orsola Tarantino Fraternali Carlo Gesualdo. L’uomo, il suo tempo, la musica. Si tratta dell’ultima fatica letteraria della nota studiosa irpina che, ormai, ha dedicato la sua vita ed il suo impegno culturale da una parte a ricostruire la figura del principe dei musici – cui la città di Avellino ha intitolato il nuovo teatro comunale inaugurato in occasione della visita del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il 2 ottobre 2002 –, dall’altra a custodire la memoria e l’opera del consorte, Domenico Fraternali, l’intellettuale-urbanista scomparso nell’ottobre di tre anni fa che sognava una nuova Avellino.

Sarà la stessa Orsola Tarantino Fraternali a curare la presentazione del suo libro con una particolare attenzione non solo a tracciare un profilo umano di Carlo Gesualdo, ma a ricostruire l’universo femminile che ne segnarono a fondo e a pieno l’esistenza. In particolare, come è noto, sono due le donne che hanno lasciato il segno nella vita di Carlo: dapprima la bellissima Maria d’Avalos, sua prima moglie, che era anche sua cugina in quanto figlia di Sveva Gesualdo e di Carlo principe di Montesarchio e marchese del Vasto e di Pescara, di cui ordinò l’uccisione dopo averla sorpresa in flagrante adulterio con l’amante, il giovane Fabrizio Carafa duca d’Andria, nel palazzo di Sangro, in piazza San Domenico Maggiore a Napoli; poi, Eleonora d’Este, cugina del duca Alfonso II, con cui convolò a nozze a Ferrara nel febbraio del 1594, legandosi così ad uno dei casati più potenti d’Italia.

Dopo la presentazione del volume è in programma un concerto in cui saranno eseguiti i madrigali di Carlo Gesualdo.

 

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