AVELLINO – Una giornata davvero ricca di appuntamenti quella di domani, 25 settembre, per il Laceno d’Oro. Il festival internazionale del cinema, che continuerà fino al prossimo 30 settembre tra Avellino e provincia, non è solo proiezioni di film d’autore, ma anche workshop, mostre e incontri con gli autori. Domani si conclude il workshop “Realizzare un documentario” con il regista Daniele Gaglianone, cominciato martedì scorso presso la Casina del principe di Avellino.
A Summonte, presso la Torre angioina a partire dalle 17.00, si terrà il convegno di studi dedicato a “Giuseppe Marotta e il cinema”. A seguire spazio alla inaugurazione della mostra “L’oro di Marotta”. A chiudere sarà la proiezione del film “L’oro di Napoli” di Vittorio de Sica. Ad Avellino invece alle 18 presso il Godot Art Bistrot si scoprirà tutto sul concorso di corti “Gli occhi sulla città”. Alle 19 al carcere borbonico di Avellino proiezione della pellicola “I frutti del lavoro” di Andrea D’Ambrosio.
Il Laceno si sposta ad Ariano dove alle 20.00 è prevista, presso il cinema auditorium comunale, all’interno del castello normanno, l’inaugurazione della mostra “Con Pasolini cominciammo: il Laceno d’Oro in Irpinia” curata da Paolo Speranza e Rosy Ampollino. Alle 20.30 nel cinema auditorium comunale di Ariano, proiezione di “Turner” di Mike Leigh. Sempre alle 20.30, ma al Movieplex di Mercogliano, c’è un altro film “Neve” di Stefano Incerti che sarà presente e pronto a rispondere alle domande del pubblico.
SCHEDA DEL FILM “NEVE”
Regia: Stefano Incerti
Durata: 90′ Origine: Italia, 2014
Soggetto e sceneggiatura: Stefano Incerti, Patrick Fogli
Interpreti: Roberto De Francesco, Esther Elisha, Massimiliano Gallo, Antonella Attili, Angela Pagano
Musica: Francesco Galano
Fotografia: Pasquale Mari, con la collaborazione di Daria D’Antonio
Montaggio: Dario Incerti
Produzione: Eskimo
Girato sull’Altipiano delle Rocche in Abruzzo, la vicenda narra di un uomo, Donato, che vaga su una station wagon alla ricerca di qualcosa. S’imbatte in una donna di colore, Norah, scaricata da un amante pericoloso. Iniziano così un viaggio a due lungo il quale molti elementi vengono fatti combaciare fino a ricostruire un puzzle che sfuma dal bianco dell’ambientazione al nero degli sviluppi narrativi. Incerti non si lascia imbrigliare dalle regole del genere e lascia al centro le realtà dei personaggi, i loro corpi, i loro silenzi, gli slanci trattenuti dai misteri di esistenze dissimulate sottola coltre del sospetto. Insieme al cosceneggiatore Patrick Fogli dissemina la storia di indizi e non detti, raffreddando la materia per imboccare sentieri poco battuti dal road movie e dal noir.
Premiato nel 2013 al Courmayeur Noir in Festival per la migliore interpretazione
