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    03/07/2024

Cacciatore e Picierno alla presentazione del libro di Anzalone

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Luigi AnzaloneAVELLINO – “Lo vide la figlia di Cadmo, Ino bella caviglia,/la Dea Bianca, mortale un tempo dalla parola umana;/poi nella distesa del mare ebbe in sorte l’onore dei numi./Ella ebbe pietà d’Odisseo, ch’errava in preda all’angoscia,/ e come una folaga alata venne fuori dalle acque,/sedette sopra la zattera e gli parlava parola:/«Infelice, perché Poseidone Enosíctono/t’odia paurosamente, e tanti mali ti semina?». Così Omero, nel V libro dell’Odissea, presenta Λευκοϑέα, Leucotea, «la dea bianca», nome di Ino, primo esempio della storia di soccorso a chi, come Ulisse, perseguitato da Poseidone, dio del mare, e sbattuto dalla tempesta, aveva bisogno di aiuto e di ospitalità per sfuggire alle avversità.

Leucotea, la dea bianca, quale simbolo dell’accoglienza è al centro di La dea bianca e la comunità interculturale, il nuovo libro di Luigi Anzalone, a lungo docente di storia e filosofia nei licei, intellettuale e uomo politico irpino, già presidente della Provincia ed assessore al Bilancio nella giunta Bassolino, che sarà presentato sabato prossimo, presso il circolo della stampa di Corso Vittorio Emanuele, con inizio alle ore 18.00, nel corso di un incontro che sarà coordinato da Aldo D’Andrea, segretario del circolo “Amici di Fondazione Sudd”.

A confrontarsi con l’autore saranno Giuseppe Cacciatore, ordinario di Storia della filosofia presso l’Università degli studi Federico II di Napoli e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, l’eurodeputata Pina Picierno, componente della direzione nazionale del Pd, e Michela Arricale, componente dell’assemblea provinciale del Pd.

“La tesi che si sostiene in questo libro – si legge in una nota critica – è che, all'attacco del terrorismo islamico e alla grave minaccia dell'Isis, bisogna opporre un forte e corale impegno per la costruzione di comunità interetniche che, in ogni luogo della terra, siano caratterizzate dall'ospitalità e dall'accoglienza. Nel formulare questa proposta, l'autore prende spunto dall'intuizione della divinità che fu all'origine delle prime forme di religiosità umana ed ebbe il suo simbolo fondamentale in Leucotea, la dea bianca. A caratterizzare in senso positivo la religiosità matriarcale fu la sua visione poetica e felice, solidale e pacifica della vita dell'uomo".

 

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