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    03/07/2024

Un libro su Paolo Raffaele Trojano, il filosofo che sfidò Benedetto Croce

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura3_melchion-tro.jpgAVELLINO – È in programma dopodomani, presso il circolo della stampa di Avellino, alle ore 18.00, la presentazione del volume di Antonio Melchionna, Il ritorno all’uomo e al suo regno: introduzione alla filosofia di Paolo Raffaele Trojano, edito da Mephite.

Insieme con l’autore, docente di filosofia presso il liceo “Paolo Emilio Imbriani” e collaboratore presso la cattedra di filosofia antica all’Università di Salerno, ne discuteranno Tullio Faia, Gianluca Ruggiero e Paolo Speranza.

Paolo Raffaele Trojano, nato a Sant’Angelo all’Esca nel 1863, già allievo del reale convitto-liceo Pietro Colletta – lo stesso che frequentarono Nicola Valdimiro Testa, Enrico Cocchia, Alfonso Carpentieri, Giovanni Di Guglielmo, Alfonso Rubilli, Vincenzo Cannaviello, e, successivamente, Guido Dorso, Dante Troisi, Fiorentino Sullo, fino ad arrivare ad Antonio La Penna, Dante Della Terza, Attilio Marinari, Antonio Maccanico – insegnò filosofia morale nell’università di Torino, la città in cui morì nel 1909. Fu autore di diverse opere e non esitò ad entrare in polemica, negli anni 1894-1895, sui temi della critica letteraria, e non solo, con due mostri sacri quali furono Giovanni Gentile e, soprattutto, Benedetto Croce con il quale polemizzò aspramente al punto di dar vita ad una sfida a duello che però non ebbe nessuna conseguenza.

“Nel lavoro del Melchionna – ha scritto nella postfazione Tullio Faia – si coglie con immediatezza una dimensione di grande valenza culturale: a lui va il merito di aver portato alla luce del grande pubblico un filosofo noto esclusivamente agli addetti ai lavori”.

A sua volta, nella prefazione, il docente di filosofia e storia Modestino Nuzzetti sottolinea l’importanza della ricerca compiuta dall’autore e del ruolo del Trojano nel dibattito filosofico agli inizi del Novecento: “Il lavoro del Melchionna si presenta come uno studio complessivo dell’opera del pensatore irpino Paolo Raffaelle Trojano. Questi fu autore importante e docente all’Università di Torino dal 1902 al 1909. Interlocutore dei dioscuri dell’Idealismo italiano, Croce e Gentile (con i quali ebbe rapporti personali non facili), influenzò, come ben documenta l’autore, anche un filosofo che fu uomo di profonda rettitudine spirituale: Piero Martinetti. (…) L’autore analizza in modo profondo la tripartizione della filosofia secondo Trojano (spirito teoretico, spirito apprezzativo, spirito pratico) e giustamente pone in evidenza il suo impegno nel trovare una terza via tra idealismo e positivismo”.

 

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