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    03/07/2024

Padre Sorge: «Misericordia e giustizia alla base di una nuova civiltà»

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Attualita7_pasorge.jpgAVELLINO – Il tema della misericordia, nell’anno giubilare indetto da papa Francesco, e quello del ruolo dei cattolici in politica al centro dell’incontro organizzato dall’associazione “Pietro Bove” e svoltosi questo pomeriggio presso la sala Ripa del carcere borbonico di Avellino, organizzato dall’Associazione “Pietro Bove”. Il filo conduttore del dibattito, che ha visto tra i protagonisti il noto teologo e politologo padre Bartolomeo Sorge, è stato proprio il tema della crisi politica.

«La posizione politica non c’è più tra i giovani, ha affermato Michele Marzullo dell’Università di “Federico II” di Napoli. C’è bisogno di una “primavera irpina” o più in generale una “primavera campana”». Una rinascita  che, secondo Giuseppe Pizzo di Banca Generali, deve partire da un piano industriale per fare dell’Irpinia una piccola Silicon Valley. Ma, ormai, «non è più tempo di parole. Per i cattolici è tempo di testimonianze»: questo è il monito lanciato da Giuseppe De Mita, ex sindaco di Nusco, organizzatore dell’incontro odierno. Per De Mita la politica deve farsi portatrice di grandi idee; di qui la necessità di ripensare al popolarismo, «l’opera di testimonianza di Sturzo» che la storia non ha ancora condannato. La crisi della politica è stata in gran parte dovuta alla scomparsa delle ideologie del secolo scorso, che hanno lasciato vuoti e spazi personali che sono cercati da chi oggi fa politica.

L’intervento di padre Bartolomeo Sorge si è inserito su questa linea di ripensamento della politica e, più in generale, della stessa società. Partendo da diverse riflessioni del pontefice, padre Sorge ha espresso la necessità di giungere ad una sintesi tra giustizia e misericordia che spesso sono state contrapposte. La misericordia ingloba e supera essa stessa la giustizia. Solo la misericordia può superare la crisi che stiamo vivendo. Non solo una crisi economica, ma anche una crisi politica, sociale, strutturale: è la crisi della società occidentale. La stessa crisi ha portato alla nascita di movimenti populisti antidemocratici, che sono la testimonianza della disaffezione dei cittadini verso le strutture dello Stato democratico. La politica deve rinnovarsi, attraverso una vocazione di ideali. Non bisogna perdere più tempo, è tempo di costruire una nuova civiltà: questa civiltà, «la civiltà dell’amore», bisogna costruirla insieme, a partire da un «nuovo umanesimo». Un nuovo umanesimo che deve ripensare ad un nuovo modello di sviluppo, che superi il divario tra il Nord ed il Sud del mondo, e che si fondi sulla misericordia.

Il dibattito, molto intenso, moderato da Gianni Festa, ha visto una grande partecipazione di pubblico. Tra i presenti c’erano l’ex presidente del Senato Nicola Mancino, la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, l’ex sindaco di Avellino Giuseppe Galasso, l’attuale vicesindaco Maria Elena Iavarone. Assente il vescovo di Avellino, Marino.

 

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