FISCIANO (Salerno) – Si è tenuto stamattina, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Salerno, un incontro di presentazione sui temi affrontati nell’ambito della ricerca “Per una storia delle classi dirigenti meridionali: il caso irpino, 1861-2016”, portata avanti dal Centro di ricerca Guido Dorso di Avellino. La ricerca, finanziata dalla Regione Campania con il Piano di azione e coesione III, è coordinata dal prof. Sabino Cassese, presidente del Centro Dorso, e dai proff. Guido Melis ed Antonella Meniconi, dell’Università degli studi di Roma La Sapienza.
L’incontro seminariale, che ha avuto luogo presso l’aula Catania, ha visto la partecipazione di Ermanno Battista, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Mario De Prospo del Centro di ricerca Guido Dorso per lo studio del pensiero meridionalistico. Ermanno Battista nel suo intervento si è concentrato sul ruolo degli studi giuridici nella formazione delle classi dirigenti irpine. Attraverso una serie di dati quantitativi il dottorando di ricerca dell’ateneo federiciano ha dimostrato come, nel corso del periodo storico considerato, la laurea in giurisprudenza sia il titolo di studio conseguito dalla maggioranza dei rappresentanti della classe dirigente irpina. Una classe dirigente, ha concluso Battista, non solo locale, ma che opera anche nell’ampio spazio nazionale, come testimonia il numero elevato dei deputati, senatori e funzionari dello Stato che la provincia irpina ha “donato” all’intero Paese.
Sulla biografia di Guido Dorso si è concentrato, invece, l’intervento di Mario De Prospo. Il collaboratore del Centro Dorso ha ricostruito non solo la professione forense del grande meridionalista, ma anche la sua attività intellettuale. Il ruolo di Dorso come organizzatore culturale ha permesso a De Prospo di effettuare un collegamento con un altro protagonista della ricerca, il giuslavorista Gaetano Vardaro, formatosi presso l’Università di Salerno, che in un convegno definì Dorso «Kafka di provincia». Anche Vardaro, infatti, accanto ad un’attività professionale, quella della ricerca accademica, che lo portò anche per un periodo di studi negli Stati Uniti, svolse un’attività di organizzatore di esperienze culturali nell’Avellino degli anni ’80.
L’incontro seminariale, che ha visto anche la partecipazione della segretaria del Centro Dorso, Giuliana Freda, era stato aperto dai saluti di Antonio Pontillo, in rappresentanza del Dipartimento di Scienze giuridiche.
Un secondo incontro sulla ricerca che sta portando avanti il Centro Dorso, che prosegue con l’elaborazione di ulteriori cinquanta profili biografici in vista della pubblicazione del “Dizionario degli irpini” e che allarga il confronto tra realtà locali, regionali e nazionali, si terrà ad Avellino presso l’ex carcere borbonico il prossimo 13 dicembre, dalle 9.00 alle 18.00.
Intanto, in vista del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017), dopodomani, nell’ambito del Festival cinematografico “Laceno d’Oro”, il Centro Dorso, in collaborazione con il liceo classico “Pietro Colletta”, organizza un pomeriggio di letture desanctisiane. A partire dalle ore 15.30, presso il liceo di via Tuoro Cappuccini, gli studenti, coordinati e guidati dalla professoressa Antonella Matarazzo, leggeranno brani scelti da Un viaggio elettorale di Francesco De Sanctis. Al mondo della scuola è dedicato anche il corso di orientamento “Parliamo del vostro futuro”, che anche quest’anno coinvolge i migliori allievi del penultimo anno degli istituti superiori della città in sei giornate di incontro e confronto con grandi studiosi ed esperti di varie discipline. Si inizia il 14 dicembre alle ore 9.30 con la lezione del prof. Sabino Cassese, presidente del Centro Dorso, e si prosegue nei giorni 15, 16, 19, 20 e 21 dicembre.
