AVELLINO – In lutto la cultura irpina per la scomparsa di Elio Sellino, l’editore avellinese che ha legato il suo nome non solo alla casa editrice che negli ultimi decenni ha pubblicato decine e decine di volumi sulla storia dell’Irpinia e del Mezzogiorno, ma soprattutto alla fondazione del Centro Guido Dorso e alla costituzione della sua biblioteca che oggi vanta un patrimonio librario di più di cinquantamila volumi. Prezioso e altamente meritorio il contributo di Sellino, forte della sua esperienza di ex direttore della biblioteca della Fondazione Feltrinelli di Milano, non solo per il reperimento di fondi librari e documentari per l’attività del Centro ma anche per tenere in vita un’istituzione che sul piano della ricerca culturale e storica è diventata in pochi anni un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno d’Italia. E questo grazie anche all’adesione data all’attività del centro da parte di personalità del calibro di Manlio Rossi Doria, Attilio Marinari, Carlo Muscetta, Antonio Maccanico, attuale presidente in carica.
I funerali di Elio Sellino si svolgeranno nella sua Serra di Pratola – dove peraltro aveva anche avviato un’azienda vinicola produttrice di un ottimo Fiano – domani pomeriggio alle 15,30 proprio in concomitanza con la venuta ad Avellino di un altro grande protagonista della vita culturale della Campania, Gerardo Marotta, che, come Sellino, ha legato la sua esistenza ai libri e alla loro tutela. Sempre domani, in apertura della seduta che l'assise municipale del capoluogo dedicherà, in mattinata, al question time, il presidente del Consiglio del Consiglio comunale, Antonio Gengaro, commemorerà la figura e l'opera di Elio Sellino.
