NAPOLI – “Se fosse passata la visione urbanistica proposta da Fiorentino Sullo in Italia si sarebbe evitata la speculazione edilizia”: questo, in sostanza, il concetto espresso da Enrico Deaglio, il noto giornalista torinese, cui questa sera Antonio Gengaro, a nome della nostra redazione, ha consegnato il Premio di architettura e urbanistica, edizione 2018, intitolato a Franco D'Onofrio.
La consegna del riconoscimento, promosso dalla redazione de L'Irpinia, è avvenuta a Napoli in Piazza San Domenico. Deaglio è stato premiato per aver esaltato, attraverso la rivalutazione dell'impegno di Fiorientano Sullo con la legge urbanistica, i principi della tutela del territorio e della salvaguardia dell'ambiente anche e sopratutto nell'Italia meridionale.
Vezio De Lucia, l’urbanista napoletano che ha scritto più di un libro sull’importanza della riforma di Sullo, così scrisse sulle pagine de L’Irpinia nel febbraio del 2016 all’indomani del convegno organizzato in occasione del primo anniversario della scomparsa di Antonio Di Nunno, avvenuta il 3 gennaio del 2015: “Antonio Di Nunno l’ho conosciuto solo recentemente, quando sono stato ad Avellino per ricordare Fiorentino Sullo, e parlammo a lungo, in immediata sintonia, del vostro conterraneo e sfortunato ministro dei Lavori pubblici che agli albori del primo – e insuperato – centrosinistra, aveva immaginato un’Italia diversa, socialmente più giusta, sottratta agli “energumeni del cemento armato”, e perciò anche più bella e più felice. L’urbanistica Di Nunno la viveva con passione e con competenza. Convinto come sono che l’urbanistica sia una faccia della politica, sono quindi convinto che il primo urbanista di una città debba essere il suo sindaco. E credo che nessuno possa mettere in discussione che Di Nunno sia stato davvero, e ottimamente, sindaco e urbanista di Avellino”.
