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    03/07/2024

Società, economia e religione nel Cilento, a Centola la presentazione del libro di Barra

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura5_barrapalinuro.jpgCENTOLA (Salerno) – Si è appena conclusa la presentazione del libro Storia di un territorio. Palinuro, Molpa, San Severino, Foria, Centola (edizioni Terebinto) di Francesco Barra, ordinario di storia moderna presso l’Università di Salerno, che si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Centola. La manifestazione è iniziata con i saluti del sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, e di Aurelio Tommasetti, rettore dell'Università degli Studi di Salerno. Entrambi hanno messo in evidenza la collaborazione delle due istituzioni che ha portato alla nascita de "La settimana della cultura" di cui la presentazione ha rappresentato uno degli eventi della manifestazione.

Dopo l'introduzione del prof. Ezio Martuscelli, che ha moderato il dibattito, sono intervenuti i professori Giuseppe Cirillo e Carmine Pinto. Il primo ha messo in evidenza le scoperte presentate dal prof. Barra sulla ricca storia di Palinuro, a partire dall'attività delle comunità basiliane presenti nel tardo antico al ruolo dei Sanseverino in età moderna. Il prof. Pinto ha invece messo in evidenza i caratteri di povertà e di "marginalità" della zona di Palinuro che si presta come un caso emblematico di quello che poteva essere la vita nel mondo rurale di epoca feudale. Con i suoi tipici contrasti tra il potere ecclesiastico e quello laico fino all'arrivo della modernità.

In conclusione, il prof. Barra si è soffermato sulla ricostruzione della storia della millenaria abbazia di Centola, resa ardua dalla scarsità di tracce materiali e documentarie. Un ruolo fondamentale ha avuto il ritrovamento di otto volumi, presso l'archivio di Stato di Napoli, con i registi di 11mila processi della Sommaria andati perduti nel 1943. L'abbazia, in realtà, sorse su iniziativa benedettina (e non basiliana), quindi in contesto latino. La comunità greca fu insediata in seguito in epoca normanna per volontà dei Sanseverino, con un abate che esercitava le prerogative vescovili. Nel '300 i Morra si impossessarono dell'abbazia imponendo un proprio esponente come abate.

Secondo l'autore la marginalità di Palinuro cominciò solo con la prima età moderna con la dispersione della feudalità causata da una serie di processi mossi dalla popolazione contro l'oppressione fiscale delle varie famiglie feudali.

 

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