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    03/07/2024

A Gaglianone, Arcopinto e Marra i premi del Laceno d’oro

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Spettacoli_ruggine.jpgAVELLINO – Serata di gala, domani, con inizio alle 20.30, per la rassegna cinematografica "Laceno d'oro". Prima della proiezione del film "Ruggine" di Daniele Gaglianone, saranno consegnati allo stesso Gaglianone il premio "Camillo Marino" alla carriera, al produttore Gianluca Arcopinto il premio "Pier Paolo Pasolini" e il premio "Giacomo D'Onofrio" al regista Vincenzo Marra. A seguire la proiezione dell'ultimo film di Gaglianone, "Ruggine", presentato con successo quest'anno al festival di Venezia. E' una storia dura, come è ormai caratteristica di questo cineasta, ambientata nella periferia di una grande città, dove un gruppo di bambini ha trovato la sua "via Pal" in un vecchio e rugginoso stabilimento industriale abbandonato. In quest'ambiente degradato nascerà una brutta storia di pedofilia, che ha per protagonista un insospettabile orco e che segnerà per sempre la vita di quei bambini. Diventati adulti (ad interpretarli Valerio Mastandrea, Stefano Accorsi e Valeria Solarino), infatti, non riusciranno mai a liberarsi da quei drammatici ricordi.

Questa edizione del “Laceno d’oro” è stata notevolmente diversa dalle precedenti caratterizzate dalla presenza, ogni anno, di film di grande impegno sociale, ma soprattutto  di registi di notorietà internazionale come Scola, Bellocchio, i Taviani, Loach, i Dardenne, Cantet, Assayas. Dopo la pausa dello scorso anno, stavolta gli organizzatori del circolo di cultura cinematografica “Immaginazione” hanno voluto dare alla manifestazione una più marcata impronta civile, puntando sulla nuova leva dei cineasti italiani, come Mereu, Gaglianone, Marra, tutti peraltro già destinatari di ampi riconoscimenti, sia di pubblico che di critica. Inoltre la rassegna si è caratterizzata per la presenza non solo ad Avellino, ma anche in alcuni centri della provincia, come Mercogliano, Ariano e Pietradefusi, dove (in una sorta di “coda” del “Laceno d’oro”) Andrea Purgatori, sceneggiatore de “Il commissario Nardone”, incontrerà gli alunni del liceo classico.

A caratterizzare questa edizione sono stati i numerosi appuntamenti “collaterali” (ma in realtà pienamente in linea con lo spirito della rassegna) come lo spettacolo di burattini “Pulcinella e il guappo”, la mostra su Peppino Impastato, il cortometraggio su Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Acciaroli, il concerto dei Tetes de bois a sostegno degli operai dell’Irisbus.

Tutti gli eventi hanno fatto registrare una discreta presenza di pubblico, nonostante il clima spesso inclemente. Forse anche da questo punto di vista sarebbe opportuno un ripensamento e non è escluso che le prossime edizioni del “Laceno d’oro” si svolgano all’inizio dell’estate. Sarebbe un tentativo di radicare la rassegna nell’intera provincia di Avellino inserendosi all’interno di un discorso complessivo di rilancio culturale e turistico.

Infine, fra i film presentati quest’anno una menzione particolare va a Bellas mariposas e a Ruggine. Storie entrambi di periferie e di degrado, di bambini e adolescenti all’interno di famiglie problematiche: il primo reso particolarmente gradevole dalla straordinaria spontaneità delle due giovanissime protagoniste, dal filo sottile dell’ironia e dal finale fantastico; il secondo impreziosito dalla presenza di Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino, ma soprattutto impietoso nell’analizzare il dramma della pedofilia nelle conseguenze che provoca e che durano per l’intera esistenza.

 

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