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    03/07/2024

Quei ragazzi che volevano cambiare il mondo, Avellino ricorda Camillo Marino

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Giacomo d'Onofrio e Camillo MarinoAVELLINO – Quei ragazzi di Avellino che volevano cambiare il mondo: questo il tema della due giorni culturale promossa dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e dall’associazione Irpinia ritrovata con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti della Campania e di Quaderni di cinema Sud nel decennale della scomparsa di Camillo Marino (1915-1999), il fondatore insieme con Giacomo d’Onofrio del festival del cinema neorealista Laceno d’Oro.

Ricco il programma dei lavori che saranno moderati da Mimmo Limongiello, del comitato provinciale Anpi, e da Gerardo Troncone, presidente dell’associazione Irpinia ritrovata. Si parte mercoledì 27 novembre, alle ore 16.00, presso il circolo della stampa di Corso Vittorio Emanuele, con la presentazione da parte del regista irpino Giambattista Assanti della sua ultima opera, Il giovane Pertini, film insignito della nomination al Premio David di Donatello.

Da non perdere la testimonianza di  Rodolfo De Rosa, 91 anni, partigiano, uno dei protagonisti della Resistenza nella nostra città, finito in carcere, nel 1943 per la sua fede antifascista nella stessa cella insieme con Antonio Maccanico, Federico Biondi e Camillo Marino. Della cosa si interessò Giorgio Amendola, uno dei maggiori responsabili del Pci, futuro parlamentare all’Assemblea costituente, che venne ad Avellino per occuparsi della vicenda e che prese a cuore il caso del giovane De Rosa  da allora ribattezzato dal popolino come  “o’ giovane e’ Amendola”. Seguirà l’intervento di Giovanni Capobianco, presidente Anpi  Avellino su Il nostro vecchio presidente, esempio per i giovani.

Venerdì 29 novembre, sempre presso il circolo della stampa di Avellino, ore 16.00, è in programma l’intervento di Paolo Speranza su Il viaggio di Camillo Marino dal Laceno d’Oro al Grande Cinema. Saranno proiettati brani de La donnaccia, film con soggetto di Camillo Marino, e di C'eravamo tanto amati di Ettore Scola, ispirato a Camillo. Seguirà l’intervento di Claudio Rossano su Camillo Marino, Michele Vietri e Giacomo d'Onofrio: il Cinema, il Sud, l'Arte, l'Amicizia.

Nel corso dell'evento saranno proposte Me ne vaco da Amaldi e Aggio scetata ‘a luna l’ata sera, canzoni di Camillo Marino nell'interpretazione di Michele Vietri, con Massimo Vietri alla chitarra e Ivan Barbone al violino e saranno proiettate immagini fotografiche di Mario Spagnuolo sui luoghi legati alla memoria di Camillo Marino.

 

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