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    22/07/2024

Mezzogiorno e classi dirigenti dall’Unità ad oggi nel libro di Federico Biondi

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura_federico_biondi.jpgAVELLINO – “Celebrando i 150 anni dell’Unità. I giudizi storici o degli stessi protagonisti sull’Unità d’Italia, dal suo compimento ai giorni nostri” è il titolo del nuovo libro di Federico Biondi, delle “Edizioni del Corriere”, presentato oggi pomeriggio presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Avellino. Oltre all’autore, erano presenti l’ex presidente del Senato, Nicola Mancino, l’ex ministro della Pubblica Istruzione, Gerardo Bianco, il presidente del Corecom, Gianni Festa, Elvira Matarazzo, presidente di 360 Irpinia, e la direttrice del “Corriere dell’Irpinia”, Ivana Picariello, che ha moderato l’incontro.

“Il Mezzogiorno – ha affermato l’ex inquilino di Palazzo Madama – è assente nel programma di tutti i partiti. È stato accantonato e non se ne può parlare. È, dunque, necessario avviare una nuova stagione di partecipazione sociale e politica. Bisogna coinvolgere i giovani che oggi vengono esclusi da gruppi dirigenti mediocri. Ma va innanzitutto cambiata la legge elettorale. Tutti sostengono che il porcellum sia inadeguato, ma nessuno si cimenta per riformarlo. I cittadini sono stati privati del principale potere di cui dispongono: la scelta e la selezione dei rappresentanti. Un sistema politico, inoltre, non può vivere senza dibattito. La televisione si è sostituita alla piazza. Adesso stiamo vivendo una fase particolarmente difficile perché vi è la necessità di un controllo rigoroso della spesa pubblica, che in passato è mancato. Ma non è possibile rinunciare all’equità”.

Gerardo Bianco, invece, ha criticato la politica verticistica e presidenzialistica: “Si pensa che un esecutivo forte possa risolvere i problemi. Non c’è niente di più sbagliato. Alla fine prevalgono clientelismo e trasformismo. Quella della classe dirigente del Mezzogiorno è stata una storia di parassitismo. La borghesia meridionale non è riuscita a liberarsi dei propri vecchi vizi. Gli sviluppi odierni sono anche peggiori. Un certo progetto politico che propone un leghismo del Sud non è che l’esasperazione del clientelismo plebeo”. Elvira Matarazzo ha illustrato, nel suo intervento, alcuni dei passaggi più significativi del volume.

Federico Biondi ha illustrato i criteri adottati per la stesura del libro, a cominciare dai riferimenti alle analisi critiche di Benedetto Croce e soprattutto di Antonio Gramsci, considerato tuttora utile per la lettura della realtà.

 

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