www.giornalelirpinia.it

    03/07/2024

È scomparso Dante Della Terza, il grande italianista allievo del Colletta

E-mail Stampa PDF

Dante Della TerzaAVELLINO – «De Sanctis era la nostra vita e il nostro orgoglio»: così scriveva Dante Della Terza, il grande italianista e critico letterario irpino scomparso ieri, in un lungo articolo apparso sul nostro giornale nel marzo del 2004 e dedicato agli anni di studio presso il glorioso liceo Pietro Colletta di Avellino (articolo che quanto prima riproporremo ai nostri lettori). Il decesso di Della Terza, nato 97 anni fa a Torella dei Lombardi, è avvenuto nella sua casa di Arlington, nel Massachusetts, poco distante da Harvard nella cui università aveva insegnato dal 1962 fino al 1993, conservando un suo ufficio alla Widener Library.

Nato a Torella ma subito trasferitosi a Sant’Angelo dei Lombardi, che considerava il suo paese d’origine e “il mio villaggio globale”, Della Terza si era formato in quel ginnasio con Enrico Freda e Angelina Patrone, per poi frequentare il liceo classico ad Avellino, conservando rapporti di studio e di amicizia prima con Antonio La Penna e poi con Antonio Maccanico e Attilio Marinari. A metà degli anni Trenta, grazie agli eccezionali profitti, il salto alla Scuola Normale Superiore di Pisa, lui dopo La Penna e assieme a Maccanico. Giovanissimo meritò una borsa di studio presso l’Università di Zurigo, città cara a Francesco De Sanctis, l’autore che Della Terza non avrebbe mai abbandonato.

Dopo aver vinto il concorso per l'insegnamento nei licei italiani, negli anni successivi insegnò in Francia e quindi negli Usa, assieme alla moglie statunitense Mollie: alla University of California di Los Angeles e poi ad Harvard. La sua materia restava Letteratura italiana comparata e, di formazione storicistica, Della Terza ha svolto i suoi studi più importanti su Dante Alighieri, Torquato Tasso e il Rinascimento italiano ma anche su Pier Paolo Pasolini e Giacomo Leopardi.

Profondo ammiratore e conoscitore della Divina Commedia, nel 1989 ha dedicato un saggio al trentatreesimo canto del Paradiso, in cui si argomenta sull'incontro del Poeta con San Benedetto. Nella cultura italiana del secondo dopoguerra, dominata dal confronto tra crociani e gramsciani, Della Terza ebbe l'intuizione di importare i fermenti culturali europei e d'oltre oceano nella cultura e nella critica letteraria italiane scoprendo autori come Erich Auerbach e Karl Popper.

Fortissimo il suo legame con Sant’Angelo dei Lombardi, saldato nella tragedia del terremoto del 23 novembre 1980 e dall’amicizia con Romualdo Marandino al cui testo “Memorie del sottosuolo” aveva consegnato una sua preziosa prefazione.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com