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    22/07/2024

Il libro di mons. Mainolfi/Era di Cervinara il gesuita che insegnò teologia a Roma

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cultura6_libro_mainolfi.jpgCERVINARA – Tra storia e mistero. Il gesuita cervinarese Michele De Maria sulla cattedra della verità: questo il titolo del libro (Editore Gesualdo) di monsignor Pasquale Maria Mainolfi che sarà presentato mercoledì 22 settembre, con inizio alle ore 17.30, nella chiesa San Gennaro di Benevento, nel corso di un incontro cui, oltre l’autore, prenderanno parte i primi cittadini del capoluogo sannita e di Cervinara, Clemente Mastella e Caterina Lengua, e l’attuale sindaco di Nusco, Ciriaco De Mita, l’ex parlamentare irpino, oggi 93enne, già presidente del Consiglio e segretario nazionale della Democrazia Cristiana, più volte ministro.

Quella di Benevento è la tappa finale di una serie di iniziative in onore della figura e dell’opera di padre De Maria che prenderanno il via il prossimo 5 settembre a Cervinara con lo scoprimento di una lapide commemorativa, con l’intervento di Vittorio Sgarbi e Ferdinando Creta, sempre  a Cervinara, il 7 settembre, con la relazione dell’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca in programma a Roma, il 9 settembre, nella cappella pontificia del’Università gregoriana. In quella occasione ci sarà un messaggio di Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato.

“A dispetto dei compiti da lui espletati – che lo videro impegnato in compiti di rilievo, qual è quello di prefetto degli studi all’Università Gregoriana, incarico ricoperto per lunghi anni –, il padre Michele De Maria (1836-1913), della Compagnia di Gesù, sembra essere stato anzitempo consegnato a un immeritato oblio […]. Eppure egli ha avuto, nella seconda metà del secolo XIX, un ruolo preminente nella diffusione del tomismo, che nel 1879, con l’enciclica Aeterni Patris, Leone XIII aveva riproposto come philosophia perennis.

Il libro di monsignor Pasquale Maria Mainolfi – si legge in una nota editoriale – trae ora dall’oblio questa interessante figura di religioso, di docente e di studioso e la riporta all’attenzione generale. Un religioso che agì non soltanto nel cuore di Roma, al centro della cristianità, ma anche nel nostro microcosmo, come mostra il legame forte che il De Maria mantenne con il suo paese natale, Cervinara.

La fatica di monsignor Mainolfi pone dunque la prima necessaria pietra per la costruzione di un edificio che dovrà progredire attraverso un’attenta opera di scavo in molti archivi: un compito non facile, quello che si è assunto l’autore, qual è sempre quello dei pionieri, e perciò tanto più benemerito”.

 

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